Watergate e terrorismo tutti i particolari in due romanzi

Watergate e terrorismo tutti i particolari in due romanzi Boll e Vonnegut fra cronaca e fantasia Watergate e terrorismo tutti i particolari in due romanzi . T A letteratura for{( I j nisce informazioni migliori della politica», ha detto Heinrich Boll, e almeno stavolta ha ragione. Due bellissimi romanzi possono rivelare meglio d'ogni inchiesta o analisi sociopolitica il tetro Sospetto tedesco e l'ilare Incubo americano: in Assedio preventivo, la Germania degli ultimi Settanta dove -la paura è un'istituzione» col terrorismo uccisore di Schleyer e con le leggi speciali post-Baader-Meinhof; in Un pezzo da galera. l'America Ottanta dove il paradosso diventa sistema. Possono rivelarle in stile differente. Boll racconta la Germania spaventata con la nobiltà accorata e ironica dell'epica, da intellettuale sessantaquattrenne che considera suo compito partecipare alla storia del proprio Paese, da grande scrittore cattolico renano nato prima del nazismo, cresciuto nel nazismo, maturato in guerra, invecchiato nell'appassionata difesa liberal dei diritti civili e umani della democrazia. Kurt Vonnegut racconta l'America disgregata con la comicità inventiva e logica del grottesco, da geniale autore di fantascienza esperto dei veloci beffardi strumenti narrativi contemporanei che usano l'assurdo come il reale, da cinquantottenne di Indianapolis cresciuto nell' «atmosfera di sconfitta» della grande crisi economica, segnato dai disastri della guerra vissuti combattendo in Europa, contagiato da quella malattia della politica che è l'impegno testardo e sfiduciato, il dolente amor di patria di tanti suoi coetanei. Assedio preventivo è la storia d'una famiglia molto ricca e importante della borghesia tedesca, assediata nei timori del terrorismo da un sistema di sicurezza che cancella ogni libertà e riduce -la differenza tra protetti e sorvegliati». Della famiglia fanno infatti parte, come accade in questi anni, personalità àeWestablishment bisognose di protezione contro eventuali sequestri o attentati, e giovani sottoposti a sorveglianza per la loro passata attività politica di sinistra, per la supposta o reale scelta terrorista: ma il legame amoroso che li unisce uguaglia tutti nei sospetti della polizia. Il padre Fritz Tolm. grande editore e proprietario di giornali appena eletto presidente degli editori, vecchio, colto, elegante, onesto uomo di pace, non si rassegna a vivere con la moglie Kàthe. in isolamento nel suo castello, una mortificante prigionia di lusso protetta da agenti armati, scortata da auto blindate, spiata da elicotteri, microfoni, intercettazioni telefoniche: né si arrende a ripudiare, «in nome della sicurezza patriottica», la propria cultura liberale, la propria morale degli affetti, i propri figli colpevoli o incolpevoli ma amati. Alla fine dei tre giorni del romanzo, darà le dimissioni dalla carica piuttosto che rinunciare all'atto pietoso (ma scandaloso nell'atmosfera tedesca del momento) d'assistere al funerale d'un giovane terrorista un tempo amico della famiglia. I figli vivono come lui nella solitudine sorvegliata del sospetto, cui la bella campionessa d'equitazione Sabine sfugge con l'amore per uno dei poliziotti sorveglianti: Hubert Hendler. l'altra faccia della «sicurezza», altra vittima che «era entrato nella polizia perché apprezzava l'ordine e voleva difenderlo» e si ritrova invece a guardia di «questa minaccia, questa incertezza che qualcosa possa accadere ovunque e in qualsiasi momento Ma, ritratto struggente di tante lacerate invitte famiglie del tempo del terrorismo, autobiografia del coraggio necessario per conservare la propria razionalità e umanità negli isterismi collettivi, il romanzo di B011 è soprattutto la storia d'una società snaturata dalla paura, di quell'intrusione padronale dello Stato nella vita dei cittadini che allarma e ossessiona la cultura tedesca contemporanea di sinistra: e si capisce che Assedio preventivo sia stato stroncato in Germania, a nessuno fa piacere vedersi deforme in uno specchio. Un pezzo da galera è la storia di Walter F. Star¬ buck, straordinario sessantaseienne la cui biografia satirica condensa Storia e colpe storiche d'America: ha fatto tutto, o quasi. Ha vissuto nel 1929 il naufragio economico. Ha frequentato l'università di Harvard per la generosità d'un miliardario, in passato corresponsabile d'uno dei grandi massacri antisindacali di operai. Ha lavorato per Roosevelt nel New Deal. Ha militato nel partito comunista nel ricordo di Sacco e Vanzetti. Ha assistito da militare al processo di Norimberga e ha sposato un'ebrea ex internata nei campi nazisti. Ha denunciato un antico compagno durante la «caccia alle streghe» anticomunista. Ha lavorato per Nixon come inutilizzato consigliere per gli affari della gioventù, quando la polizia ammazzava studenti sui campuses universitari. Ha fatto tre anni di prigione coinvolto nello scandalo Watergate. Ha assunto la carica di vicepresidente d'una Corporation che possiede un quinto della ricchezza nazionale americana, grazie all'amicizia d'una mendicante: che è in realtà una multimiliardaria comunista decisa a realizzare una «pacifica rivoluzione economica» comprando tutto il Paese e regalandolo al popolo. Ha abbastanza buon senso da tornare a finire i suoi giorni in carcere. Ma. biografia esilarante quanto emblematica, il romanzo è soprattutto la storia della società americana regno del paradosso. Diversissimi tra loro, Vonnegut e Bòli si somigliano nell'attenzione appassionata al presente dei rispettivi Paesi, nella «letteratura di constatazione» usata come strumento di conoscenza: o magari come esorcismo di «un passato imbarazzante, un futuro spaventevole». Lietta Tornabuoni Heinrich Boll. Assedio preventivo, Einaudi, pagine 274. lire 10.000. Kurt Vonnegut. Un pezzo da galera, Rizzoli, pagine 210. lire 8000. li Watergate visto da David Levine (Copyright N.Y. Review of Books. Opera Mundi e per l'Italia .La Stampa.)

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