Tè alle cinque nell'India dei lancieri

Tè alle cinque nell'India dei lancieri Biografia Tè alle cinque nell'India dei lancieri L9 INDIA dell'ultimo Moghul. anni tra il 1836 e il 1853, fatta rivivere attraverso le pagine di diario della figlia giovinetta di un Residente di Sua Maestà britannica, sir Thomas Metcalfe. E con il suggestivo contributo del medesimo, attraverso brani dei suoi Ricordi di Delhi imperiale, dove le illustrazioni di ignoti e talvolta raffinati pittori sono spiegate, con paziente pignoleria e dosi massicce di moralismo vittoriano, dalla penna leggera e bene educata dell'autore stesso, uomo politico molto potente, molto colto e ricchissimo. Riesumato da un pronipote, questo materiale, fitto di dati, con la disadorna eleganza dei grandi signori dell'800 e terribilmente datato, costituisce uno dei libri più insoliti dell'anno la cui inutilità pare riscattata proprio da se stessa, dal piacere che offre di una parentesi fiabesca quasi totalmente slegata dalla realtà di un paese alla vigilia di mutamenti radicali e di alta drammaticità. Nella «calma dorata» che l'avvolge, protetta dalla vigilanza sempre più stretta della Onorevole Compagnia dell'India Orientale, la piccola Emily può raccontare, senza suscitare irritazione, tanto la sua prima adolescenza in Inghilterra (dove i bambini dei funzionari inglesi venivano rimandati, quasi un esilio in patria, per ragioni di sicurezza-igiene) quanto, raggiunti i diciotto anni, il suo splendente ritorno e la vita nella città indiana. Emily è quasi sempre piacevole quando, illustrando le proprie case di Londra e del Galles meridionale, sciorina l'elenco di governanti, insegnanti private, amichette illustri (una è Eugenia de Montijo, futura moglie di Napoleone III), cuffie, crinoline e nastri il tutto molto piamente mescolato a sacre Bibbie, in una disciplina ovviamente rigidissima pur nella generale dolcezza. Non meno bene Emily descrive l'arrivo a Delhi, dopo il lunghissimo viaggio attraverso il deserto egizia¬ no (il Canale di Suez non è ancora aperto), la amatissima Metcalfe House, lescarrozzate, le visite, gli amici e soprattutto la città, circondata da miglia e miglia di mura «alta, bella e rossa» e il Palazzo Reale: irripetibile meraviglia, tutto in «marmo bianco polito». L'adorazione per Delhi, seconda patria della famiglia, traspare ancor più nei Ricordi di sir Thomas con le illustrazioni deliziose dove dal disegno minuto e dai colori netti si delinea a poco a poco l'immagine della città superbamente bella e misteriosamente nascosta tra il rosso squillante dei suoi palazzimonumento e il verde intenso dei suoi giardini. Una bellezza riservata a pochi e una calma che, imposta dal trono lontano, sta per essere interrotta dall'ammutinamento indiano, quello dei sepoys. Mirella Àppiotti La Calma Dorata. Ricordi di una dama inglese nelle immagini dell'India imperlate. A cura di M.M. Kaye. Mondadori, pagine 217, lire 20.000.

Persone citate: Kaye, Metcalfe, Mirella Àppiotti, Napoleone Iii, Thomas Metcalfe

Luoghi citati: Galles, India, Inghilterra, Londra, Suez