Bambini miei adesso vi racconto l'inconscio

Bambini miei adesso vi racconto l'inconscio Come interpretare le fiabe Bambini miei adesso vi racconto l'inconscio DI quando in quando rispunta la dissennata opinione secondo cui non bisognerebbe far leggere ai bambini le fiabe tradizionali perché presentano spesso situazioni crudeli o impressionanti. Pericolosa e incerta è in realtà la vita, di cui le fiabe sono specchio; impedirne la lettura non potrà eliminare l'esperienza, la renderà solo più difficile e disorientante. Viceversa, nelle intricate e talora paurose peripezie del racconto il giovane lettore comincerà a prendere contatto con i temi che, volente o nolente, domineranno la sua esistenza: il male, il pericolo, la solitudine, la ricerca della compagna, il combattimento, il rischio della morte e la scoperta del senso. La tesi fondamentale di questo libro appassionante è che nelle fiabe si riflettono nel modo più puro i processi psichici dell'inconscio collettivo; in altre parole, le fiabe descrivono per immagini e situazioni simboliche le tappe fondamentali, che sono poi anche i momenti critici, dello sviluppo della personalità. Interpretare le fiabe significa allora, non diversamente da ciò che avviene per i sogni, tradurre la storia in linguaggio psicologico. Ma questo non può accadere applicando meccanicamente una chiave di lettura che traduca le immagini in concetti. Il fascino delle fiabe sta nella loro risonanza emotiva, che va salvaguardata: perciò l'interpretazione deve risolversi in una forma di comprensione in cui razionalità, intuizione e sentimento concorrano a far rivivere il senso di ciò che viene narrato. Se comprendiamo il mito che nella fiaba si nasconde, torniamo a comprendere anche le ragioni della nostra vita e siamo indotti, almeno per un momento, ad assecondare il nostro destino invece di resistergli. La parte maggiore del libro è appunto dedicata a mo- strare l'interpretazione in atto. Usando in modo discreto e insieme penetrante la sua eccezionale cultura simbolica e mitologica, oltreché la sua esperienza di psicanalista, von Franz riesce, per citare un esempio, a rendere trasparente la fiaba de «Le tre piume» raccolta dai fratelli Grimm, senza che ne vada perso lo spessore emotivo. Anzi, il lettore è guidato con mano leggera a intendere che si sta parlando di lui, che gli avvenimenti singolari che formano la trama del racconto sono omologhi a vicende che si svolgono nel suo inconscio, che infine il «grullo», protagonista della fiaba, è egli stesso quando tenta di sottrarsi alla violenza di una cultura rigidamente efficientista per recuperare, attivando energie nascoste, i valori dell'eros e della fantasia. Augusto Romano Marie Louise von Franz: Le fiabe interpretate. Boringhieri, 193 pagine, 12.000 lire. Disegno di Giulio Aristide Sartorio

Persone citate: Aristide Sartorio, Augusto Romano Marie Louise, Grimm