Il principe che fece grande Firenze

Il principe che fece grande Firenze Cosimo lei Medici Il principe che fece grande Firenze 11 libro che Giorgio Spini ha dedicato a Cosimo I e all'indipendenza del principato mediceo, è un'opera che ci appare definitiva per ricostruire il passaggio della signoria medicea cittadina — fondata da Cosimo il Vecchio, portata al suo massimo fulgore civile da Lorenzo — al ducato di Firenze, che il rappresentante del ramo cadetto, il figlio di Giovanni dalle Bande Nere, Cosimo I, trasformerà in uno dei più solidi e durevoli stati italiani. La narrazione va dalla disfatta a Montemurlo degli aristocratici ribelli, fino al duello politico con Paolo HI Farnese, avviato come il predecessore Alessandro VI Borgia, alla conquista di un trono italiano per il figlio naturale. La storia di Cosimo I, che l'insigne storico ha ricostruito, è un edificio che basa la sua solidità sulle fondamenta sicure di un'approfondita ricerca d'archivio e di fonti storiche. La ferma mano con cui il nuovo duca rafforza ed estende il suo dominio, l'abilità nel condurre la politica estera, in un'Italia dominata dalla Spagna, mentre la comunanza di sangue lo porterebbe ad accostarsi alla Francia di Caterina, il parallelismo del suo pensiero con quello dei due grandi contemporanei, Machiavelli e Guicciardini, al di fuori d'ogni rapporto personale, sono studiati acutamente e formano l'oggetto di un'esposizione esemplare per la rigorosa chiarezza dello stile. Il prologo del libro è quasi una confessione intima, la vicenda segreta di un amore durato più di quarant' anni per il suo autore : dalla tesi di laurea universitaria, del '37, fino alla ricerca nell'archivio della Corona di Castiglia, nel castello di Simancas, vicino all'antica capitale, Valladolid, dove sono, con le altre, conservate le carte relative ai rapporti tra Carlo V e il ducato di Firenze. Per potersi accostare a questo tesoro, alla documentazione dell'opera politica di Cosimo, il giovane N1S MEEEIS COCÌMMEN'H) INVI™ F Cosimo il Grande Spini chiese e ottenne il poco ambito incarico di lettore d'italiano nella minuscola università di Santiago de Compostela, cittadina che aveva allora una popolazione di ottomila persone, in maggioranza preti, frati e monache. Quell'idillio durò poco, perché in Europa era scoppiata la guerra, e Spini dovette tornare in Italia, chiamato alle armi Pure da quelle sue ricerche nacque, nel 1945, la prima edizione di un saggio su Cosimo I, che ora, spinto dal , suo editore, il giovane allora da poco laureato divenuto un cattedratico insigne, ha intieramente riscritto, nell'attuale forma definitiva. Perché lo storico non si decide, lasciati per un momento gli studi e gli impegni accademici, a raccontare, con l'estro narrativo di cui dà prova nel Prologo, la storia di questo lungo, paziente, appassionato legame che lo unisce al primo duca di Firenze? Guido Artom Giorgio Spini - Cosimo I e l'Indipendenza dei principato mediceo (Vallecchi, 262 pagine, 18 mila lire).