Scandalo petroli: per Giudice nuovo mandato di cattura

Scandalo petroli: per Giudice nuovo mandato di cattura Si estende l'indagine sul contrabbando Scandalo petroli: per Giudice nuovo mandato di cattura ROMA — L'ex comandante generale della Guardia di Finanza, gen. Raffaele Giudice, è stato raggiunto da un nuovo mandato di cattura. E' firmato dal giudice istruttore di Roma, dott. Carlo Destro, che indaga sulle frodi petrolifere compiute nella capitale. E' stato proprio il giudice Destro che ha fatto arrestare, il 17 dicembre dell'anno scorso, il figlio maggiore del generale, Giuseppe Giudice, commerciante di prodotti petroliferi. TI mandato di cattura al generale è motivato dal fatto che il magistrato romano, controllando i conti bancari, ha trovato assegni per decine di milioni versati da Raffaele Giudice all'ing. Benedetto Morasca, ex direttore dell'Utif di Roma. Questo denaro serviva, probabilmente, a favorire il contrabbando dell'azienda petrolifera che apparteneva al figlio del generale. Per questa vicenda sono stati raggiunti da mandato di cattura anche l'ing. Morasca, gi* in carcere perché coinvolto in altre inchieste giudiziarie, e Giuseppe Giudice. Anche Morasca, come Giudice, era nel giro di Bruno Musselli, il petroliere, fuggito all'estero, che si trova al centro delle pifi colossali truffe petrolifere. c. m.

Persone citate: Benedetto Morasca, Bruno Musselli, Giudice, Giuseppe Giudice, Morasca, Raffaele Giudice

Luoghi citati: Roma