Pellegrini in gran forma spegne i sogni del Como di Giulio Accatino

Pellegrini in gran forma spegne i sogni del Como Due reti dell'attaccante partenopeo decidono l'incontro al S. Paolo Pellegrini in gran forma spegne i sogni del Como Napoli Como 2 0 NAPOLI: Castellini; Brusco! otti, Cascione; Marangon (74' Vinazzani), Krol, Ferrarlo; Musella, Nicolini, Speggiorin (66* Capone), Guidetti, Pellegrini. COMO: Vecchi; Vierchowod, Riva; Centi, Fontolan, Volpi; Mancini, Lombardi, Nicoletti, Pezzato (46' Cavagnetto), Gobbo. Arbitro: Ballerini. Reti: 5'e 84'Pellegrini. DAL NOSTRO INVIATO NAPOLI — Contro un Como che ha confermato le solite difficoltà nel clima di trasferta, per il Napoli è stato tutto facile. Ha segnato subito Pellegrini approfittando di un errore difensivo dei terzini centrali comaschi, ha raddoppiato ancora Pellegrini a pochi minuti dalla fine e questa volta con meno responsabilità dirette dei difensori lombardi, ma con buona tempestività nello sfruttare un'occasione favorevole. In sostanza, il Napoli ha vinto senza incantare, ed il Como ha perso ancora e senza attenuanti perché non basta correre, bisogna anche ragionare. Sui meriti del Napoli, nessun dubbio, ma forse il risultato è troppo largo, perché, per buona parte della gara, è stato proprio il Como a controllare il gioco: un Como stranamente impostato sulla difensiva, ma egualmente dinamico, a volte elegante, spesso sbrigativo. Però anche poco pratico, perché mai o quasi mai gli attaccanti sono arrivati in zona-gol. Forse pure l'impostazione tattica è stata sbagliata. Dopo tante critiche perché la squadra perdeva sempre in trasferta, Marchioro decideva di provare con^una sola punta. Cosi includeva Gobbo come finta ala sinistra, lasciando Cavagnetto in panchina. Nicoletti, pertanto, è rimasto solo. Una decisione strana, accettabile nell'intento di cercare un pareggio, ma la conferma è stata sbagliata, perché dopo appena cinque minuti di gioco, il Napoli passava in vantaggio e sarebbe stato necessario cambiare. C'era un calcio d'angolo che Musella buttava al centro della mischia, Bruscolotti colpiva di testa, sulla palla c'era Volpi che sfiorava appena permettendo a Pellegrini (da destra) d'ingannare Vecchi con un diagonale (5'). Fuorigioco di Pellegrini? La posizione del napoletano era per lo meno dubbia, anche se bisogna ammettere che Volpi lo aveva parzialmente aiutato a tornare in regola. In svantaggio, Marchioro confermava la sua tattica di rinuncia e per tutto il primo tempo lasciava all'attacco il solo Nicoletti. Il quale, peraltro non in grande giornata, lottava contro la tracotante sicurezza di Bruscolotti. Gli ospiti tentavano la rimonta, ma con i limiti di una formazione sbagliata e con l'assenza di una vera manovra d'attacco. Tutto era improvvisato: l'ala Mancini stava di raccordo, Pozzato era mediano arretrato, Lombardi anche. Centi non riusciva ad azzeccare un solo passaggio giusto, mentre Gobbo correva e basta. Comunque il Como attaccava alla sua maniera, subendo però i contropiede dei napoletani, che più volte andavano vicino al gol. Si notava un'altra incongruenza precisa: Wierchowod doveva controllare Pellegrini, e proprio dal duello dei due nascevano le situazioni più strane. Pellegrini spesso retrocedeva fino a centrocampo, e Wierchowod lo seguiva sguarnendo tutto il settore destro delia difesa. Il difensore comasco pareva in dif- ficoltà in tutto questo movimento, ma Marchioro non interveniva. Dopo un gol sbagliato da Musella al 36', e dopo un errore di Vecchi che non tratteneva un pallone calciato da Cascione e conseguente mischia (43'), si andava al riposo. All'inizio della ripresa finalmente Marchioro toglieva un centrocampista (Pozzato) e includeva la punta Cavagnetto. Il Napoli arretrava ancora di più il baricentro della sua manovra. Giocava ora soltanto di rimessa, con suggerimenti improvvidi di Musella, che manovrando a tutto campo, creava molti fastidi ai difensori lariani. forse impegnati troppo in avanti come appoggio alle punte. Cosi il Como attaccava, ma il Napoli andava vicino al gol altre volte. E Vecchi doveva spesso intervenire in difficili situazioni. Ma all'84'. su rapido contropiede, Guidetti serviva in profondità Pellegrini che scattava a tempo, controllava e. con tiro angolato, batteva ancora il portiere in uscita: due a zero. Il punteggio era forse troppo alto, ma la vittoria era giusta perché i peccati del Como sono stati gravi e determinanti. Ha giocato senza idee, ha attaccato con poco ordine, in difesa si è notata troppa lentezza. Il Napoli ha meritato per grinta e volontà. Ha subito il gioco degli avversari ed ha colpito in contropiede confermando le doti dinamiche e tecniche del giovane Musella, l'efficacia di Pellegrini in zona-gol e specialmente la grande classe di Krol. che ieri (assente in un primo momento Vinazzani) è stato promosso a capitano. L'olandese ha dato ordine e tranquillità in difesa, ha suggerito palloni invitanti agli attaccanti, ha comandato anche i compagni di reparlo con gesti imperiosi, ma sempre utili. Di questo Napoli che domenica sarà a Torino contro la Juventus, Krol è stato il migliore, e i tifosi partenopei già lo adorano. Giulio Accatino

Luoghi citati: Como, Napoli, Torino