Le novità per le famiglie nell'ultimo accordo scuola

Le novità per le famiglie nell'ultimo accordo scuola Aumentano le materne e più «tempo pieno» Le novità per le famiglie nell'ultimo accordo scuola Nelle superiori le classi non cambieranno nel passaggio dalla prima alla seconda - Progetti di sperimentazione scuola-lavoro ROMA — Si è parlato molto dell'aspetto economico dell'ultimo contratto scuola, siglato appena due giorni fa, e di quanto, insegnanti e personale non docente, prenderanno in più dopo l'accordo. Ma c'è tutta una parte .sommersa, dell'intesa fra i sindacati e il ministro della Pubblica Istruzione, Bodrato, che avrà ripercussioni importanti sulla vita degli studenti, delle famiglie e più in generale del Paese, contribuendo a innalzare la .qualità della vita, nel mondo della scuola. Su questo aspetto, sia Bodrato che i sindacati hanno insistito molto, nell'esposizione dei contenuti contrattuali, preoccupati che l'attenzione generale si fermasse solo sugli aspetti economici. «Un primo punto molto rilevante — ci ha detto Giorgio Alessandrini, del Cism-Cisl — riguarda la scuola materna. Nei prossimi tre anni saranno istituite 1500 nuove sezioni per anno e sarà completato l'organico dei docenti, cosi da garantire dalle 8 alle 10 ore di funzionamento al giorno». E' uno sforzo che sarà compiuto specialmente al Sud, dove le scuole materne mancano. Non ci saranno più 30 allievi per classe, ma un massimo di 25; e dove c'è un bambino handicappato, il numero scenderà a 20. «Cercheremo di fare una scuola sempre meno area di parcheggio, e sempre più educativa e formativa». Dall'Sl all'83 le famiglie dovrebbero avere a disposizione, in ogni distretto scolastico, due scuole elementari e due scuole medie a « tempo pieno», vale a dire funzionanti fino alle 17. Questo indipendentemente dalle domande che vengono avanzate dai singoli distretti per avere istituti a tempo pieno. Il provveditore, dopo un parere vincolante e obbligatorio del consiglio scolastico distrettuale (dove sono rappresentati studenti, genitori, sindacati, comuni, associazioni imprenditoriali e provveditorato), stabilirà come debba avvenire la distribuzione delle scuole a tempo pieno. Per la «materna» e il .tempo pieno» i comuni devono fornire rispettivamente locali, mense, e trasporti. E in molti casi .materna» e .tempo pieno» non si fanno proprio perché gli enti locali non forniscono questi servizi, e magari le regioni non garantiscono i finanziamenti. Presto ci sarà un incontro nazionale, seguito da altri a livello periferico, fra ministero, sindacati e associazioni dei comuni per trovare un accordo su questo tema, fondamentale per il funzionamento degli istituti citati. Secondaria superiore: ora le classi vengono fatte, disfatte e rifatte praticamente ogni anno. Da adesso in avanti, la .prima» diventerà automaticamente .seconda», indipendentemente dal numero degli allievi. Fusioni o aggiunte si potranno avere nel passaggio dalla seconda alla terza; poi la .terza» diventerà .quarta» e .quinta», senza ulteriori fusioni, indipendentemente, come dicevamo prima, dal numero degli allievi che ne faranno parte. «In questo modo — dice Alessandrini — verrà esaltata la continuità didattica». Infine ci sono progetti di sperimentazione scuola-lavoro, in accordo con le regioni, che il ministro Bodrato intende portare avanti e rivitalizzare, in previsione della riforma della secondaria superiore. Nei prossimi mesi, sempre in rapporto a scuolalavoro verrà data attuazione a un progetto specifico per le zone terremotate, teso a coinvolgere i giovani delle secondarie superiori. «In modo che mentre continuano i loro studi, siano protagonisti della ricostruzione del loro paese». Il progetto sarà pron to in primavera. Marco Tosarti

Persone citate: Alessandrini, Bodrato, Giorgio Alessandrini

Luoghi citati: Roma