Quella pensione da trenta lire

Quella pensione da trenta lire Il caso dell'ex operaia di Agliè Quella pensione da trenta lire Al mese,s'intende - Tutto regolare, dice l'Inps, in base ai versamenti volontari effettuati Sulla mini-pensione della signora Maria Maddalena Brusso (30 lire al mese) c'è chi fa dell'ironia a ragione perché la vicenda ha il sapore di una barzelletta se non proprio di una beffa. Negli uffici competenti, ossia all'lnps, l'ente erogatore della pensione i commenti sono invece lapidari: «E' quanto spettava alla donna secondo i versamenti volontari da lei effettuati», /conti per lo Stato tornano: .E se per caso non si fosse proceduto all'invio del libretto l'ente sarebbe incorso in una violazione di legge ». Tutto a posto, dunque, nei confronti dell'ex operaia di Agliè che ebbe in gioventù il torto di seguire la morale della formica risparmiatrice. Del resto è destino comune a migliaia di cittadini che fiduciosi nel futuro versarono (si può farlo ancora oggi, ma più nessuno cade nella trappola) contributi volontari con la speranza di costruire accanto alla pensione normale un fondo parallelo e integrativo. Certo fa sorridere oggi pensare a versamenti di •marchette» del valore di 500 lire, ma trenta, quarantanni fa la cifra aveva una sua consistenza. Poi è successo quel che tutti sappiamo: inflazione, perdita progressiva della capacità d'acquisto del salario, prezzi in ascesa e via discorrendo. Il fatto è che le 500 lire di allora non hanno seguito l'andamento del denaro e sono rimaste sempre quelle, -•congelate»: cosicché i conti per chi aveva creduto di costruirsi una pensione in proprio non tornano più perché le cifre non hanno avuto rivalutazione. Una truffa? Piuttosto una beffa, una delle tante, come sanno quanti hanno in passato, ad esempio, investito in Buoni del Tesoro, o stipulato certe forme di polizza sulla vita o seguito altre forme di risparmio risultato alla fine penalizzante e a senso unico. Gli enti privati o pubblici invece con quel denaro hanno potuto fare operazioni che in pari tempo si sono rivelate fruttuose: è storia nota, comunque. Nel caso della signora Brusso si può solo aggiungere che l'Inps offrì la liquidazione della somma versata dalla donna, somma ovviamente anche questa .congelata*, ma l'ex operaia preferì puntare sulla pensione che puntualmente le è giunta nella misura di mezza dozzina di monete da dieci lire. Se si fa il conto del costo effettivo della pratica (libretto, corrispondenza, spese postali ecc..) il gioco non vale la candela, ma per l'Istituto pensionistico è un obbligo seguire l'iter burocratico, si tratti di 60 lire o di milioni: pena la violazione di un preciso articolo di legge, p. p. b.

Persone citate: Brusso, Maria Maddalena Brusso

Luoghi citati: Agliè