Morire tra i tavoli di un caffè

Morire tra i tavoli di un caffè Morire tra i tavoli di un caffè «Dietro a questi ultimi delitti c'è una guerra spietata, tra "clan" rivali, per il controllo della città»; il funzionario della Mobile impegnato nelle indagini per identificare gli assassini di Riccardo Rosalia e Mario Siani, non aggiunge altro. Due omicidi compiuti da killer spietati, freddi: quattro proiettili per il Rosalia, ambulante di Porta Palazzo, l'ultimo alla tempia, il classico -colpo di grazia». Tre per Mario Siani, detenuto in libertà vigilata, uno esploso in piena faccia, quando era già a terra, in agonia. Ma c'è un elemento nuovo in questi omicidi. Fino a ieri le bande rivali si affrontavano e regolavano i loro conti con agguati per strada, nella notte, all'uscita di casa o di un locale notturno, sempre però lontano da intrusi, pericolosi testimoni. Drammatico lo scontro, la notte del 12 luglio scorso in piazza Carlina davanti al Moulin Rouge. Oro, invece, i killer entrano, armi in pugno, incappucciati, in locali pubblici. Nel bar Accademia, di via Montebello dove un uomo è stato ucciso accanto ad un biliardo. Nel bar Snoopy, in ria Caraglio, un pregiudicato è stato assassinato mentre giocava a carte con gli amici. Killer che sfidano tutti: i clienti (30-50 persone) che assistono a queste esecuzioni. La follia assassina dei terroristi ha fose fatto scuola? Mario Siani ucciso da tre proiettili - Michele Silano, barista

Persone citate: Mario Siani, Michele Silano, Moulin, Riccardo Rosalia