Anche per i tedeschi «risparmiare» è diventato la parola d'ordine di Tito Sansa

Anche per i tedeschi «risparmiare» è diventato la parola d'ordine Dura relazione del ministro Lambsdorff sull'economia Anche per i tedeschi «risparmiare» è diventato la parola d'ordine Più difficile la prima metà delibi, qualche schiarita per la seconda parte dell'anno DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — ./ tempi della vita facile sono finiti», ha annunciato il ministro tedesco dell'Economia Otto Lambsdorff. nel presentare la relazione annuale congiunturale approvata dal governo e nel chiedere «più comprensione» per la difficile situazione. -Si tratta — ha detto il ministro liberale dell'Economia — di una analisi sema illusioni». E al Parlamenta dove si è concluso il dibattito di quattro giorni sul bilancio dello Stao. un oratore della coalizione di governo ha ammonito ì tedeschi con le parole -viviamo al disopra dei nostri messi, dobbiamo limitarci», ha. nuova parola d'ordine, lanciata dal defunto cancelliere Ludwig Erhard (e per la quale fu deriso) è «risparmiare». La prognosi congiunturale presentata dal governo è negativa, ma non pessimistica, poiché la seconda metà del 1981 presenta all'orizzonte una luce di speranza. Finora erano stati i diversi istituti di ricerca economica e i cosiddetti «cinque saggi» a prevedere una recessione, ora — per la prima volta — l'ammissione «non possiamo più tenere l'attuale tenore di vita» è ufficiale. Secondo la relazione, durante" l'anno appena cominciato il prodotto nazionale lordo non aumenterà (come previsto in novembre) ma diminuirà in valore reale dell'I per cento, «se non vi saranno fattori negativi esterni» (un nuovo aumento del petrolio, o convulsioni sui mercati internazionali), il numero dei disoccupati salirà «in media» a un milione e 300 mila unità (con punte di quasi 2 milioni), il tasso di inflazione potrà venire ridotto dall'attuale 6 per cento al 4.5 per cento, ma a condizione che i salari non aumentino più del 3 o al massimo del 4 per cento. Se tutto andrà bene, cioè senza imprevisti, il deficit della bilancia dei pagamenti potrà venire ridotto dagli attuali 28 miliardi di marchi a 25 e forse anche 22 miliardi di marchi. Dietro alle cifre, dalle quali si rileva che durante il 1981 la Germania federale mancherà tutt'e quattro gli obiettivi del »quadrato magico della stabilità» — prezzi costanti, espansione, piena occupazione e pareggio della bilancia dei pagamenti — viene alla luce l'incapacità del governo di varare una polìtica di rilancio insieme con la Banca Federale e con gli imprenditori privati, ai quali rivolge inviti a investire. Qualcosa, tuttavia, si sta già muovendo nella direzione voluta dal governo, i cui obiettivi im¬ mediati sono la riduzione della spesa per il greggio, sotto il motto mvia dal petrolio», e la moderazione in sede di rinnovo dei contratti collettivi di lavoro. Intimoriti dall'esplosione dei prezzi, i tedeschi hanno ridotto spontaneamente (di quasi 10 milioni di tonnellate) il consumo di olio combustibile e i sindacati hanno abbandonato la richiesta di aumenti salariali dell'8 per cento, accont - ntandosi in alcuni settori di un inatteso 5 per cento, meno del tasso di inflazione. Per ridurre ulteriormente il consumo, in aprile vi sarà un aumento dell'imposta sui carburanti, che avrà anche lo scopo di vincere le ultime resistenze contro la costruzione dì impianti nucleari. Sostanzialmente positiva è stata la reazione degli industriali, delle associazioni dei commercianti e delle banche. Approvano che il governo si sìa rifiutato di aumentare la spesa pubblica e che abbia invitato i sindacati alla moderazione, chiedono tuttavia facilitazioni fiscali per i propri investimenti. I sindacati invece si oppongono ai consigli .sorprendenti da parte di un governo a maggioranza socialdemocratica» ad accontentarsi di aumenti salariali inferiori al tasso di inflazione e affermano che per rilanciare la congiuntura è necessario garantire anzitutto 11 potere d'acquisto dei cittadini. Esperti non di parte sono dell'opinione che per i tedeschi, finora considerati .campioni mondiali di economia, cominciano anni magri». Ma l'inattività del governo, della Bundesbank e degli imprenditori che invitano alla moderazione e al risparmio non servono a uscire dal fondovalle congiunturale. Secondo la Frankfurter Rundschau .il risparmio accelera solo la recessione». Il governo deve investire, a costo di indebitarsi ulteriormente, la banca federale deve ridurre il costo del denaro, riacquistando la propria autonomia indipendentemente dai più alti tassi all'estero, gli imprenditori debbono concedere almeno un conguaglio di inflazione, altrimenti riducono la domanda dei loro stessi prodotti. La realtà è che la «locomotlea tedesca» (come la chiamò Carter al vertice del 1978) non solo non tira più. ma va indietro. Tito Sansa Roma — La «Officine Savio spa» di Pordenone, azienda leader nel settore meccanico-tessile, ha ottenuto da un pool bancario guidato dal Banco di Roma di Udine un finanziamento di 15 miliardi di lire

Persone citate: Ludwig Erhard

Luoghi citati: Bonn, Germania, Pordenone, Roma, Udine