Dietro lo sfratto

Dietro lo sfratto Saper spendere Dietro lo sfratto È un dramma sia per l'inquilino senza più casa sia per il proprietario che la rivuole La procedura di sfratto è un dramma per molti inquilini: trovare un alloggio in affitto di questi tempi è come cercare il tradizionale ago nel pagliaio; ovunque porte sbarrate, gli alloggi sono già occupati o sono in vendita, per quelle rare eccezioni disponibili, di equo canone neanche si parla e magari ci si ritrova con un contratto di locazione «uso ufficio» anche se la famiglia adibisce i locali a propria dimora. Eppure anche per il piccolo proprietario che vuole tornare in possesso del suo alloggio, e magari per motivi validi, la procedura di sfratto è tutt'altro che piacevole. Di intoppi se ne incontrano a iosa. Scrive un lettore, piccolo proprietario, pensionato: •L'Inquilino del mio unico alloggio di proprietà è un dirigente industriale, reddito certamente superiore agli otto milioni. Oltre tre anni fa, volli rientrar» in possesso del mio alloggio, per mia necessità, visto eh» pago un affitto salato. Diedi lo atratto. Ma non ottenni nulla. Nulla di buono, ancha s» qualcosa m'è capitato: da quel momento non ho più visto né affitto né spese di sua competenza pagata par intaro. E la cosiddetta •giustizia* continua a rinviare la causa par sfratto ad io a subirne la spasa e la beffa*. Conclude il lettore: •Vorrai sapere coma è possibile a che cosa succeda. Soprattutto vorrai capirà perché l'autorità giudiziaria s'Interessa tanto poco ai nostri problemi a crede di risolverli rinviando tutto "Sina dia". E infina oh» posso fare? Sapete dirmelo almeno voi?*. iti* Dall'una e dall'altra parte dell'ipotetica barricata che separa proprietari ed inquilini l'arrivo allo sfratto segna l'inizio di una tortura. Per chi ha necessità di rientrare in possesso del suo alloggio, senza più essere costretto a pagare un affitto magari superiore alle sue possibilità, ogni giorno che passa son dolori. Ma lo sono altrettanto, e forse ancor di più, per coloro che dovrebbero trovarsi un nuovo tetto e ovunque si rivolgano sbattono M capo contro la montagna. Un parere al lettore'lo porge raw. Lorenzo Profeta, consulente legale dell'Unione Piccoli Proprietari: «Dalla lettera del lettore pare di comprendere che la causa per ottenere, per necessità, il rilascio dell'allogio sia stata intrapresa quando ancora non era entrata in vigore la legge sull'equo canone e quindi sia regolata da norme che comportano remore maggiori rispetto ad oggi. «Per sua serenità dobbiamo dire che possono essere mille i motivi per i quali lo sfratto non sia stato ottenuto dal lettore, indipendentemente dal giudice: può trattarsi di testimoni man¬ canti, di difettosa impostazione della difesa, ecc., motivi sui quali non posso evidentemente pronunciarmi anche a causa della laconicità della lettera. Una cosa è però chiarissima: se nel frattempo l'inquilino — come asserisce il lettore — non avesse pagato né canone né spese, la pendenza della causa per necessità non impedisce l'instaurazione di un procedimento di sfratto per morosità». •Quali sono le più comuni malattie del •croton?* domanda Rosella R. «con la speranza di salvare le mie piante*. i*i- Risponde la dott. Elena Accati dell'Istituto di Scienza delle Coltivazioni: «Gli acari sono i parassiti più comuni: s'attaccano alla parte inferiore delle foglie giovani, le foglie perdono la normale colorazione e cadono. Sono consigliabili, in queste caso, irrorazioni ogni due settimane con acaridi specifici quali il Kelthane e il Childion che possono mantenere le piante esenti da questi animali. Non è consigliabile invece l'uso del Plictram e del Thimet che in alcuni casi si sono dimostrati fitotossici. Se i croton sono coltivati in ambiente molto umido con frequenti spruzzature, gli attacchi di acari sono più rari. «In quanto alle cocciniglie raramente provocano danni rilevanti: contro di esse si interviene con irrorazioni di oli bianchi. Anche gli afidi non costituiscono un vero problema in quanto i loro attacchi sono sporadici. Tra le crittogame può essere segnalata la «glomerella cingulata»: è un fungo, produce la comparsa di macchie tondeggianti sulle foglie, non danni gravi. Si combatte con trattamenti periodici con prodotti a base di derivati itaiimmidici (Caplan-Captafol) e meglio con l'impiego di benomyl». A Per la minestra di orzo provvede Angelo Sorzio a colmare le nostre lacune culinarie. • L'orzo scrive — per il suo elevato contenuto di sostanze nutritive ò adatto come alimento invernale. La ricetta per quattro persone prevede: 200 gr. di orzo periato, una cipolla piccola, una carota, una costa di sedano, due patate, mezzo cucchiaio di prezzemolo tritato. 50 gr. di burro, sale e pepe. Pulire e lavare le verdure, quindi tagliarle tutte a dadini. Nella pentola a pressione mettere l'orzo, le verdura, sale e pepe, bagnare con poco più di un litro d'acqua e dado oppure con brodo. Chiudere la pentola, metterla su fuoco vivo e al sibilo ridurre la liamma al minimo: cuocere per 15 minuti. Trascorso il tempo, aprire la pentola ed aggiungere il prezzemolo tritato, il burro a liocchetti e mescolare. Si potrà anche aggiungere qualche cucchiaiata di parmigiano grattugiato. Simonetta

Persone citate: Caplan, Elena Accati, Lorenzo Profeta, Rosella R.