Il bel tempo porta febbre alta mal di gola e tosse insistente

Il bel tempo porta febbre alta mal di gola e tosse insistente Influenze e raffreddori invadono la città mentre i mutuati continuano a pagare le visite Il bel tempo porta febbre alta mal di gola e tosse insistente Finora non è stato isolato alcun virus - Molte le assenze nelle scuole e negli uffici - «Non abbattere la temperatura con troppe medicine» Uffici semivuoti, scuole a ranghi ridotti; anche quest'anno l'influenza, o quella che molti definiscono tale, sta mietendo «vittime». In alcune scuole, soprattutto elementari e medie, le assenze sfiorano il 50 per cento degli alunni; in altre la percentuale è meno alta, ma i banchi vuoti, comunque, sono tanti. Affermare che la malattia colpisce in particolare bambini e ragazzi è però un errore; basta entrare in uffici e fabbriche per scoprire che nessuna fascia di età è immune. Malgrado i medici siano stati sottoposti a un super lavoro e visitino ogni giorno decine di pazienti, non si può però parlare di epidemia influenzale particolarmente virulenta. Anche quest'anno, come in tutti gli altri inverni torinesi, la popolazione viene colpita da una serie di disturbi delle vie respiratorie legate al freddo. Anche se l'inverno in corso non è tra i più rigidi, anzi, è costellato da una serie di strane giornate di sole smagliante e di cielo terso, il freddo non è assente. E chi più chi meno ne risente scontando i soliti due-tre giorni di mal di gola, raffreddore, dolori diffusi per il corpo. Per il momento, infatti, non si può parlare di epidemia influenzale; il prof. Turletti, medico capo dell'Ufficio d'Igiene, spiega con chiarezza: «Ci sono forme febbrili molto diffuse i cui sintomi sono sovrapponibili a quelli influenzali, ma che influenza non sono». Finora in città non è stato, infatti, isolato alcun virus influenzale specifico; prosegue il prof. Turletti: «Siamo nel campo delle malattie da raffreddamento dovute al freddo e al clima particolarmente secco che hanno irritato le vie respiratorie; non abbiamo segnalazioni di virus particolari classificabili». Dello stesso avviso anche il prof. Minetto, specialista in malattie bronchiali e polmonari. 'Da altre città arriva la voce che quest'anno sia ricomparsa la famosa influenza asiatica, a Torino però non è stato isolato quel virus particolare. La situazione attuale, malgrado l'alto numero di persone colpite, è un misto di virus di vario tipo che sfociano quasi sempre in malattie da raffreddamento classiche». «/ sintomi sono febbre alta, rinite, faringite; in alcuni casi, soprattutto se la malattia viene trascurata, rimangono strascichi con tosse fastidiosa e prolungata. Il 90 per cento dei casi, comunque, non ha origine influenzale •. Quali le precauzioni da adottare? «Per i soggetti a rischio — prosegue il prof. Minetto — Quali gli asmatici, i diabetici, i cardiopatici e consigliabile molta cautela; esporsi poco in ambienti molto frequentati. Per gli altri vale il discorso di sempre: evitare di abbattere la febbre con dosi massicce di medicine; la febbre è un sintomo di lotta dell'organismo colpito dal male e come tale va affrontata. Ovviamente è bene evitare di sottovalutare la malattia: due-tre giorni di cura in casa sono consigliabili per scongiurare gravi e lunghe complicazioni». Confortati dal parere degli esperti non resta, quindi, che mettersi il cuore in pace: sperare di non prendersi il raffreddore e, una volta ammalati, curarsi quel tanto necessario per essere di nuovo in piedi in pochi giorni.

Persone citate: Minetto, Turletti

Luoghi citati: Torino