La Spezia: 38 industriali sono accusati di truffa per le fatture «gonfiato»

La Spezia: 38 industriali sono accusati di truffa per le fatture «gonfiato» La Spezia: 38 industriali sono accusati di truffa per le fatture «gonfiato» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LA SPEZIA — Lo scandalo sulle evasioni fiscali, attraverso bollette gonfiate e fasulle, ha coinvolto anche il settore cantieristico della Spezia: il sostituto procuratore della Repubblica, dottor Massimo Scirocco, ha emesso trer*otto comunicazioni giudiziarie nei confronti di grossi, medi e piccoli industriali che operano (o hanno operato) nella navalmeccanica. E' il risultato di una grossa operazione iniziata la scorsa estate dal nucleo di polizia tributaria della Finanza diretto dal capitano Domenico Minervini. Il provvedimento del magistrato fa riferimento ai reati di concorso in truffa aggravata e continuata, associazione a delinquere ed emissione di fatture relative a operazioni commerciali inesistenti. Non è ancora nota la cifra che sarebbe stata evasa; comunque dovrebbe oscillare attorno ai 5-6 miliardi. Le comunicazioni giudiziarie hanno raggiunto Lanfranco Sgorbini e Luciano Antonini, amministratori di un grosso cantiere di riparazione e costruzione di viale S. Bartolomeo; Francesco Lombardo titolare della Navalcarena, società che peraltro, assieme a quella olandese, ha vinto l'appalto per il recupero dell'ex ammiraglia Leonardo da Vinci affondata nel golfo di La Spezia; Giovanni Bommino, Mario Bruni, Michelangelo Rosso, Mario Masti, Enrico Pistone, Renato Fortunato, Luigi Caruso, Silvio Galeotti, Adamo Giannini, Giorgio Balestrarci, Maura Fresco, Carlo Galli, Marco Gelli. Tutte queste persone avrebbero (secondo le indagini) acquistato le ricevute fasulle dando in cambio il 2 o 3 per cento del valore e rimborsando l'Iva. I titolari (o soci) delle piccole ditte che avrebbero fornito questa documentazione, e raggiunti dallo stesso provvedimento, sono: Mario Cristallini, Giancarlo Pevitti, Fabrizio Mondini, Pietro Sala, Giovanni Ferrari, Giorgio Calise, Angelo Bel- la, Elio Balzano, Giordano Ghiretti, Giovanni e Luigi Lupi, Lucio Mainaldi, Umberto Mainoldi, Orante Tabone, Emilio Rebizzo, Marco Zonza, Carlo Croci, Carlo Balsamotti, Nicolò Rirusi, Vincenzo Coragi, Salvatore Viola e Salvatore Fincchto. Si tratta, com'è stato possibile accertare, di nomi di primo piano, mentre talune società risultano già sparite o fallite o addirittura messe in piedi solamente con la funzione di rilasciare bollette risultate poi inesistenti. Gli accertamenti della Finanza continuano e non è escluso che altre persone vengano coinvolte nell'affare. Il capitano Minervini e i suoi uomini hanno compiuto una serie di verifiche incrociate e di controlli simultanei tra una ditta e l'altra e hanno accertato che la tecnica usata era sempre la stessa: le piccole ditte rilasciavano alle grosse società fatture per lavori che non avevano mai compiuto; a loro volta gli amministratori responsabili delle società che ricevevano le bollette «gonfiate» le detraevano dal loro reddito e il giro d'affari veniva dimezzato di gran lunga. E' questa la prima grande operazione della Guardia di finanza in materia d'evasione fiscale che viene condotta a termine a La Spezia. f. c.

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