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Bianco: «Alcuni servizi segreti aiutano le azioni dei terroristi» Relazione all'assemblea dei deputati de Bianco: «Alcuni servizi segreti aiutano le azioni dei terroristi» ROMA — I deputati democristiani sono allineati con le dichiarazioni di Pertini circa i sospetti su collegamenti internazionali del terrorismo italiano. La «copertura» al Presidente della Repubblica vuole naturalmente dire anche appoggio al democristiano Forlani, Presidente del Consiglio, messo sotto accusa da Fanfani per la lentezza con la quale il governo ha affrontato il delicato caso, rinviando a martedì prossimo il dibattito parlamentare. 'Se è da scartare, a livelli istituzionali, ogni ipotesi di contatto o di diretto rapporto tra gruppi terroristici e gover¬ ni stranieri — è stata l'opinione espressa ieri sera del capogruppo della de Gerardo Bianco alla riunione dei suoi deputati — è anche da tener ben presente la convinzione comune a tutti gli studiosi del fenomeno, che i servizi segreti di alcuni paesi svolgano un'azione di sovversione e di destabilizzazione» ■ Bianco ha in questo modo scartato eventuali responsabilità dirette del governo dell'Unione Sovietica nell'aiuto ai terroristi italiani, ma non ha escluso attività fiancheggiatrici dei servizi segreti di quel paese. Il riferimento all'Urss è emerso indirettamen¬ te quando Bianco ha ricordato come nell'impresa terroristica di Vienna nel 1975. il capo del commando fu Carlos «un venezuelano addestrato a Mosca, in contatto con i servizi segreti a Parigi*. Il riferimento a Parigi non è casuale. E' diffusa convinzione che i terroristi italiani trovino troppo facilmente riparo in Francia. A questo proposito Bianco ha detto che è necessaria «una accorta ma decisa azione diplomatica per indurre governi teneri con il terrorismo internazionale a comportamenti più guardinghi e rispettosi delle relazioni tra gli Stati*.