Martedì in Polonia sciopero generale

Martedì in Polonia sciopero generale Per l'applicazione degli accordi Martedì in Polonia sciopero generale Un giornale di Varsavia sollecita il riconoscimento di Solidarietà rurale - Walesa a Rzeszow NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE VARSAVIA — Walesa ha discusso con i rappresentanti di Solidarietà a Rzeszow, dove da ieri è cominciata una serie di scioperi in importanti industrie, la situazione e la verifica dell'attuazione degli accordi con le autorità. In precedenza il leader del sindacato libero si era recato a Ustrzyki Dolen. cittadina a 15 km dal confine con l'Urss. dove cominciò alla fine dello scorso anno la protesta dei contadini. In questa città si è verificato ieri il secondo intervento della polizia (dopo quello di Nowy Sacz) che ha sgomberato la sede del Comune, da giorni occupata dai contadini. A parte questo incidente e gli scioperi di Rzeszow. la giornata di ieri è trascorsa in Polonia in quella relativa calma che dall'estate scorsa non riesce ad uscire da una preoccupante tensione latente. Anche se proprio ieri, da Danzica è venuta la notizia di uno sciopero generale di un'ora per martedì prossimo. Sciopero proclamato per l'insoddisfacente applicazione degli accordi con il governo e che potrebbe avere gravi conseguenze se i termini concordati a settembre non dovessero realizzarsi entro febbraio. In questa pressione del sindacato libero rientra anche l'azione che gli operai esercitano per premere sulle autorità affinché riconoscano l'organizzazione dei contadini «Solidarietà rurale». Le rivendicazioni dei contadini stanno estendendosi con vigore in tutto il Paese e rischiano di trascinare le autorità in una nuova difficile prova di forza. Partito e governo per il momento non hanno preso posizione, ma ieri è apparso un articolo sul più diffuso quotidiano della capitale, -Zycie Warszawy», che, con l'autorevole firma del presidente dei giornalisti polacchi Stefan Bratkowski, sembra lasciare aperto lo spiraglio a un'apertura. -Non abbiamo paura di Lenin — scrive Bratkowski — non abbiamo paura degli stupidi. Se vogliamo mangiare, diamo la democrazia ai contadini». Dedicando molto spazio al problema del movimento contadino, l'articolista afferma: -L'autogestione rurale, cioè la democrazia contadina, è il socialismo ed è ciò che voleva Lenin. Se i contadini vogliono avere una propria organizzazione (ciò che è fonte di conflitti nel Sud della Polonia) è perché ne hanno abbastanza della burocrazia rurale». Passando al problema dei sabati liberi, Bratkowski afferma, nello stesso articolo, la necessità di riforme affinché sia restituito al governo -non solo il ruolo di parte in causa, ma di arbitro». L'articolista conclude dicendo che il governo deve diventare un -socio credibile»: -Gli dei possono non mantenere la parola, i governi devono». Concludendo il panorama polacco, c'è da registrare che lo sciopero degli studenti di Lodz si è allargato a quelli della facoltà di Medicina. Ormai la maggioranza degli studenti di Lodz, il più grande centro tessile della Polonia, chiedono che vengano ripresi i negoziati, interrotti, sulla richiesta che siano considerate materie facoltative e non obbligatorie filosofia marxista e sociologia marxista. e sj

Persone citate: Bratkowski, Lenin, Stefan Bratkowski, Walesa

Luoghi citati: Danzica, Polonia, Urss, Varsavia