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Il partito di Schmidt stronca l'opposizione della sinistra contro le spese per la difesa Messi a tacere 24 deputati «pacifisti» (ma il contrasto resta) Il partito di Schmidt stronca l'opposizione della sinistra contro le spese per la difesa DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Con un'operazione lampo il direttivo del partito socialdemocratico tedesco ha sventato i minacciosi attacchi di un gruppo di 24 deputati dell'ala sinistra che si oppongono ad alcuni fondamenti della politica estera e di difesa (stazionamento di missili nucleari in Europa, aumento delle spese militari, fornitura di armi a Paesi fuori della Nato), e mettono in tal modo in pericolo l'attività del governo di coalizione Schmidt-Genscher. L'occasione è stata offerta da un in¬ cauto articolo di uno dei «pacifisti», Karl Heinz Hansen, il quale ha scritto tra l'altro che il Cancelliere -agisce continuamente contro gli obiettivi dichiarati del partito», tanto da suscitare l'impressione che la sua attiviti (la frase è testuale) -si sia tradotta in pure maialate politiche». Conoscendo l'aria di malcontento e di protesta che tira nell'ala sinistra del partito, tra i cosiddetti «pacifisti» (la parola per gli avversari di tale linea è diventata un insulto), Herbert Wehner, capo del gruppo parlamentare social¬ democratico, ha azionato il segnale di allarme, convocando d'urgenza i deputati della Spd per mettere sotto accusa l'uomo che aveva usato il termine -maialate politiche» per l'attività del Cancelliere. Erano presenti anche alcuni dei 24 deputati che avversano lo stanziamento di missili nucleari deciso dalla Nato. I «pacifisti» avevano esposto le loro idee in una mozione — definita da un giornale -di nobili intenti ma poco politica» — nella quale si faceva presente che «coti le spese militari mondiali di un solo gior- no (circa 950 miliardi di lire) si potrebbero sconfiggere tutte le malattie e le epidemie del Terzo Mondo e con il denaro per un solo carro armato Leopard 2 si potrebbero costruire mille aule per 30 mila scolari». La loro mozione era stata messa in minoranza, soltanto 37 su oltre 200 presenti l'avevano approvata, e la vicenda sembrava chiusa, in maniera democratica. L'attacco personale contro Helmut Schmidt è stato trattato con metodi meno democratici, all'autore di esso non è stato permesso di prendere la parola, con la spiegazione ufficiale che -ha già esposto le sue opinioni per iscritto». Hanno parlato Brandt e Wehner, accusando Hansen di avere abusato dei limiti della critica e di mancare di solidarietà con il proprio partito. Una mozione di censura contro Hansen, sul cui capo incombe la minaccia di espulsione dal partito, è stata approvata a stragrande maggioranza, con 155 voti contro uno, quello dell'..accusato». Dei suoi 23 compagni di protesta ne erano presenti solo 11, ma il loro fronte di è sfaldato, hanno votato scheda bianca. Il pericolo costituito dalla fronda di sinistra non è tuttavia bandito, la crisi all'interno della socialdemocrazia è più profonda di quanto non si veda. Durante una conferenza stampa, tre dei dissidenti pacifisti hanno nuovamente messo in dubbio la «capacità di Schmidt non solo di governare ma anche di guidare l'opposizione». Tito Sansa