Il dollaro crede in Reagan l'oro no

Il dollaro crede in Reagan l'oro no Vicino a 1000 Il dollaro crede in Reagan l'oro no DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Come i giorni precedenti, cosi ieri il dollaro ha registrato altri aumenti su quasi tutti i mercati monetari. La divisa americana, debolissima nella gestione Carter, è vicina al primato storico nei confronti di numerose valute, tra cui quella italiana. La sua ascesa, incominciata alla vittoria di Reagan alle elezioni dello scorso novembre, non dà segno di fermarsi. Semmai si accelera e generalizza, spingendo in basso il prezzo dell'oro, e rincuorando una Borsa resa anemica dagli alti tassi d'interesse delle banche. Essa è la causa principale della caduta del prezioso metallo all'inizio di questa settimana, caduta che nella previsione degli esperti dovrebbe proseguire, sia pure tra alti e bassi. Il «boom» del dollaro è stato favorito da avvenimenti esteri, innanzitutto il rilascio degli ostaggi a Teheran. La soluzione della crisi dopo un anno e due mesi e mezzo, la prospettiva che l'Iran, per pagare la guerra contro l'Iraq, immetta sul mercato il miliardo e 2 milioni di dollari in lingotti d'oro ricevuti da Fort Knox. l'accenno a una stabilizzazione del Medio Oriente e del Golfo Persico hanno giovato alla divisa americana e nuociuto all'oro. Il dollaro inoltre ha tratto beneficio dall'indebolimento delle divise «forti», quali il marco tedesco, la cui salute è stata compromessa da un'incerta economia, e ultimamente anche la sterlina. Ma la ragione vera della scalata della moneta Usa è l'aspettativa che Reagan compia un autentico «miracolo economico». Ieri, mentre il dollaro saliva sulle piazze più importanti, il presidente metteva a punto il suo programma alla Casa Bianca, insieme col ministro del Tesoro, Regan, e quello del Bilancio, Stockman. Egli ha annunciato che lo esporrà alla nazione in un discorso alla tv la settimana prossima. Ma intanto ne ha indicato gli obiettivi principali, ridurre l'inflazione e rilanciare la produzione industriale: e ha reso pubblica la primissima misura, la liberalizzazione totale dei prezzi del petrolio interno, finora controllati. Di fatto, l'esplosione del dollaro si basa dunque sulla scomEnnio Caretto (Continua a pagina 2 in sesta colonna)

Persone citate: Caretto, Knox, Reagan, Regan

Luoghi citati: Iran, Iraq, Medio Oriente, New York, Teheran, Usa