Antisemitismo? Non è solo dei giovani

Antisemitismo? Non è solo dei giovani Antisemitismo? Non è solo dei giovani Essi lo succhiano dall'ambiente in cui vivono pria aggressività - Preoccupazione e ottimismo e vi scaricano la prodi Adriana Goldstaub •Il nuovo antisemitismo dei giovani-. Su questo tema, invitata dal Centro giovanile ebraico di Torino, ha parlato ieri sera Adriana Goldstaub, esperta del settore studi di antisemitismo al Centro di documentazione ebraica contemporanea. Prima che il dibattito cominci, si concede qualche minuto. E subito chiarisce: «Sono contraria a questo accostamento "antisemitismo" e "giovani". Non si può fare una distinzione per classi di età. L'antisemitismo coinvolge qualsiasi età, é una forma mentale, è dovuto in qualche caso ai singoli genitori, ma per lo più all'ambiente in cui si vive-. Parte dalla cronaca, dal processo di Varese contro un gruppo di ragazzi che al Palazzetto dello Sport nel '79 avevano innalzato striscioni: «Mauthausen reggia degli ebrei- e scandito slogan: «Ebrei al forno-, -Non facciamo parlare gli sporchi ebrei-. Con voce sommessa, ma dura, spiega: «Ho assistito tra il pubblico, con amarezza. E'stato importante che il processo stabilisse che questi slogan erano apologia di reato, ma ho la sensazione che non basti. Mandare in galera i giovani significa farli frequentare un'università per approfondire le loro idee. Loro sono interpreti di cose che esistono nella nostra società-. Interpreti balordi. «Sono ragazzetti che soffrono della mancanza di valori di questa nostra società, li cercano, i valori, e scoprono quelli falsi su cui vorrebbero costruire una società nuova: famiglia anziché contratto sociale, meritocrazia anziché diritto sociale-. S'interrompe. Sbotta: «Ma dietro a loro c'è un'organizzazione e corrente di pensiero, c'è la nuova destra che ha preso spazi mai avuti prima nelle nostre scuole. I giovani sono insoddisfatti e cercano a loro modo una soluzione sulla base di una propaganda orecchiata-. Preoccupata aggiunge: «E' il grado di violenza raggiunto dall'attuale antisemitismo militante che mi spaventa. Si picchia una ragazza a scuola, si ferma un rabbino per la strada. Si insulta una persona guardandola dritto negli occhi. E' uno scatto di aggressività pericoloso-. Tuttavia è ottimista. «Credo, continuo a credere nella possibilità dell'uomo di evolversi e di evolversi in meglio-. sj co

Luoghi citati: Torino, Varese