Killer incappucciati nel bar «Accademia» uccidono un cliente davanti a 50 persone
Killer incappucciati nel bar «Accademia» uccidono un cliente davanti a 50 persone Killer incappucciati nel bar «Accademia» uccidono un cliente davanti a 50 persone Spietata esecuzione di stampo mafioso ieri alle 19 in largo Montebello Il delitto è avvenuto nella sala dei biliardi - La vittima è Riccardo Rosalia, 27 anni - Colpito prima con tre proiettili e poi finito con un colpo di grazia in testa - La polizia: «Era una pedina del traffico di droga che ha messo le radici nella zona» Cinquanta avventori del bar Accademia di Largo Montebello sono stati impotenti testimoni di una spietata esecuzione di stampo mafioso. Alle 19 di ieri, tra i tavolini colmi di bicchieri e persone che giocavano a carte e biliardo, si sono fatti strada due uomini incappucciati. Uno di loro ha tenuto i clienti sotto la minaccia dell'arma, l'altro ha avvicinato Riccardo Rosalia, 27 anni, via La Salle 5, e gli ha sparato tre proiettili di cali- bro 38 in rapida successione poi, con estrema calma, si è chinato sull'agonizzante e gli ha inferto il colpo di grazia. L'ucciso è una vecchia conoscenza della polizia. Il delitto è avvenuto in un bar molto noto perché tutte le sere vi si radunano «le migliori stecche di Torino», ossia i piU bravi giocatori di biliardo. Lo gestisce Carlo Sandri, 45 anni, e l'aiutano tre camerieri. Tutti ricordano Riccardo Rosalia: «Non era un cliente abituale, nelle scorse settimane l'abbiamo visto si e no, in tre-quattro occasioni. Oggi (ieri, ndr) è venuto due volte. A metà pomeriggio e alle 18,50, dieci minuti prima di essere ucciso-. Per ora sono le uniche informazioni che il dottor Persini, capo della Mobile, e il dottor Sassi, della Sezione omicidi, hanno raccolto sugli ultimi giorni della vittima. Su di lui, in Questura, c'è comunque un fascicolo. A soli 17 anni, il Rosalia, con altri tré amici fu denunciato a piede libero per sfruttamento della prostituzione di una ragazza di 14 anni. Nel dicembre del 1972 fu ferito alle gambe in un night di via Amendola. Se la cavò con trenta giorni di ospedale, i suoi feritori furono arrestati e condannati. «Faceva il venditore ambulante- ha detto ieri sera un testimone agli uomini della Squadra mobile. Ma purtroppo nessuno ha saputo chiarire finora che cosa Riccardo Rosalia fosse andato a fare, per due volte, ieri, nel bar di Largo Montebello. Forse nel motivo ignoto c'è la chiave del delitto. Di nuovo il gestore, Carlo Sandri: «Non giocava mai a biliardo, di solito sorseggiava un caffè e se ne andavaprima delle 20-. Anche ieri alle 18.50, Riccardo Rosalia ha varcato, solo, la porta del bar Accademia. Un «buona sera» appena appena sentito dal barista, cui ha ordinato la solita tazzina. Quasi sicuramente uno degli assassini deve essere en¬ trato poco dopo di lui, l'ha visto bere il caffè, raggiungere la rastrelliera con le stecche di legno dietro il biliardo della sala principale. Poi è tornato fuori. Rosalia si è acceso una sigaretta e si è appoggiato alla parete rivestita di strisce di legno. Alle 19 in punto si è spalancata la porta del bar. Nessuno si è voltato, tutti erano immersi nel gioco. Solo uno dei camerieri, dietro il tra gli avventori terrorizzati. Non ha detto nemmeno una parola e si è fermato a due metri da Riccardo Rosalia. In silenzio, senza nervosismo, lo sconosciuto ha aperto il fuoco ferendo il giovane ambulante due volte al torace e una alla gola. Poi gli si è avvicinato e con freddezza ha esploso, a bruciapelo, un colpo in testa. Nel locale gli spari sono stati presto coperti dalle urla di camerieri e avventori che come in una scena da saloon del Par West hanno cercato riparo sotto sedie e tavolini. Della confusione ne hanno approfittato gli assassini, quello che aveva sparato e l'altro rimasto tutto il tempo con la pistola in pugno, accanto al bancone, per uscire indisturbati e raggiungere un probabile complice a bordo di un'auto. Sul posto si è recato il sostituto procuratore della Repubblica dottor Russo. Gli inquirenti ritengono che l'ucciso possa essere stato una pedina del traffico di droga che ha messo radici profonde nella zona di via Po. E' questo il secondo regolamento di conti dell'anno. Il 3 gennaio scorso, davanti a un bar di via Filadelfia, alla stessa ora della sera, fu assassinato il trentatreenne Marino Provvisionato. Anche in quel caso l'azione repentina del commando omicida lasciò inebetiti e terrorizzati i numerosi passanti e gli avventori. Servizio di: Franco Badolato, Alvaro GUI, Giuliano Dolfini. pbancone per la mescita, si è accorto dei due sconosciuti. •Quando ho visto i primo — ha detto — avanzare verso di me, il volto coperto da un passamontagna e una pistola in pugno, ho pensato a una rapina. Giusto un anno fa avevo vissuto quell'esperienza-. L'altro incappucciato, spianando la calibro 38 dal cappotto marrone sbottonato è andato verso il fondo del locale, facendosi facilmente largo, Riccardo Rosalia, venditore ambulante, è caduto crivellato di colpi tra il biliardo e il muro
Luoghi citati: Torino
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