Sarti di Alberto Rapisarda

Sarti Sarti (Segue dalla l'pagina) dell'Asinara, ha detto che lo smantellamento deciso dal governo riguardava solo la sezione speciale e non l'intera colonia penale «come richiesto dalle Br». Per i comunisti parlava là senatrice Tedesco Tato, che si limitava a constatare come Forlani non abbia intenzione di far dimettere Sarti. Il radicale Spadaccia invitava Sarti ad andarsene, ma senza troppa convinzione. L'intervento del socialista Scamarcio, che ufficialmente doveva essere favorevole a Sarti, era in sostanza pesantemente ironico: «j4 Sarti si può rimproverare una forte dose di ingenuità*, bisognerebbe dare -bacchettate sulle sue ingenue mani*, 'qualche perplessità nutriamo su quello che ha detto, non su quello che ha fatto*. A lungo Scamarcio dissertava sul significato del sorriso di Sarti: «£' un dato permanente della sua personalità*, 'neanche il sorriso da ebete di Luigi XVI davanti alla condanna a morte ebbe tanto risalto*. A questa ultima citazione Adolfo Sarti, sorridendo, ha fatto le corna come scongiuro. Alberto Rapisarda