Dopo la missione sul pianeta proibito

Dopo la missione sul pianeta proibito ASTRONAVI E CAMMELLI NELL'ULTIMO ROMANZO DI AJTMATOV Dopo la missione sul pianeta proibito Una zona sperduta nelle steppe del Kazachstan, le vicende di alcuni personaggi — addetti alla manutenzione della ferrovia o pastori di cammelli — e accanto all'arIcaico mondo musulmano un cosmodromo coinvolto in un fantascientifico programma sovietico-americano sono le componenti del nuovo romanzo del kirgizo Cingiz Ajtmatov, E più di un secolo dura il giorno (I dolse veka dlitsja den', Novyj mir n. 11, pagine 3-185). L'opera è preceduta da una nota in cui l'autore espone il proprio credo. Il suo protagonista Evdigej Zangel'din, uomo laborioso e 'dall'anima dedita al lavoroesprime il rapporto di Ajtmatov con «il realismo socialista, il cui obiettivo primario era ed è il lavoratore.^. La fine del Ventesimo Secolo, tuttavia, è caratterizzata da una «tragica contraddizione-: l'illimitato genio umano non si può realizzare «a causa delle barriere politiche, ideologiche e razziali erette dall'imperialismo-, la corsa agli armamenti è -il più mostruo¬ so crimine contro l'uomo- e si I nota un « terribile paradosso: nella Grecia antica le guerre s'interrompevano durante i Giochi olimpici, mentre oggi l'Olimpiade è per certi paesi il pretesto per la guerra fredda-. Dopo aver condannato sia la pretesa imperialista di privare l'uomo della sua individualità, sia la Cina per la rivoluzione culturale, il maoismo e lo sciovinismo, Ajtmatov proclama unica politica progressiva la distensione internazionale. Nel romanzo, i fatti che avvengono nella steppa sono connessi in gran parte con la storia del vecchio ferroviere Kazangap e dei suoi funerali. E insieme, in lunghi flashback resi verosimili dalla solitudine e dal ritmo lento dei percorsi sui cammelli, viene rievocato il passato del protagonista. La vita apparentemente primitiva di Evdigej in realtà è ricca di pensieri ed emozioni: è un uomo fedele alle tradizioni del suo popolo, credente, buono. Il ricordo più sconvolgente è quello dell'amore per Zaripa, la moglie di un maestro perseguitato dalle autorità sovietiche perché è stato prigioniero dei tedeschi e partigiano in Jugo¬ slavia. Nel 1953 costui viene arrestato e accusato di propaganda controrivoluzionaria per aver omesso, nelle memorie destinate ai suoi figli, di esaltare il genio di Stalin. Intanto il sovietico e l'americano in missione nel cosmo hanno accettato l'invito degli extraterrestri di recarsi sul loro pianeta Lesnaja grud' (Seno boscoso). Da 11 mandano un messaggio transgalassico ai loro capi: i lesnogrudcy «sono gente come noi! Viva l'evoluzione mondiale!... Sono bellissimi tipi di ominidi: pelle scura, capelli turchini, occhi lilla o verdi... Abbiamo visto un altro sole, chiamato il Reggitore, che per intensità luminosa e grandezza supera il nostro... Gli abitanti non conoscono né lo Stato, né la guerra né le armi». Il pianeta è minacciato però da un inaridimento progressivo del suolo e dal graduale estendersi del deserto. Le autorità sovietiche e americane reagiscono con una serie di divieti: i due cosmonauti non debbono tornare mai più -in quanto persone indesiderabili per la civiltà terrestre-, ogni contatto con i lesnogrudcy è respinto, viene anzi istituito un sistema di difesa transcosmica e sull'intera faccenda è imposta una segretezza inviolabile. Per questo "motivo i due mondi s'intersecano: quando il corteo funebre dei kazachi giunge nei pressi dell'antico cimitero musulmano, situato nella zona del cosmodromo, trova il filo spinato e una sentinella. Parenti e amici, profondamente avviliti, sono quindi costretti a scavare la tomba e a celebrare i loro riti nella steppa. Dopo aver pregato a lungo, Evdigej decide di tornare indietro per tentare almeno di parlare con qualche personaggio importante. Ma nel cielo inizia l'operazione di difesa transcosmica: -Il cielo crollava sulla testa spaccandosi tra turbini di fiamme ribollenti e di fumo... L'uomo, il cammello, il cane, questi esseri semplici, correvano via impazziti. In preda al terrore, correvano insieme, temendo di allontanarsi l'uno dall'altro, correvano nella steppa brutalmente illuminati da giganteschi lampi incandescenti..-. LiaWainstein

Persone citate: Ajtmatov, Cammelli, Cingiz Ajtmatov, Stalin

Luoghi citati: Cina, Grecia