Superbliz contro la 'ndrangheta

Superbliz contro la 'ndrangheta Superbliz contro la 'ndrangheta (Segue dalla l'pagina) si è giunti dopo complesse indagini, anche patrimoniali, durate più mesi e rese diflicili dalla sovrana omertà. Ma alla fine i carabinieri sono riusciti a raccogliere elementi tali da poter denunciare alla magistratura 260 persone per associazione per delinquere a sfondo mafioso. Le indagini sono state coordinate dal comandante della Legione. Livi, dal colonnello Morello, dal maggiore Pulpo e dai capitani MurgiaeCurcio. Contro le persone denun- ciate il procuratore della Repubblica di Palmi, dottor Tuccio (uno dei più energici avversari della mafia), ha emesso 232 ordini di cattura e 28 ordini di comparizione. I 232 ordini di cattura riguardano, oltre le 123 persone arrestate ieri, altre 46 persone già in carcere per altri reati. 29 da temilo latitanti e infine 34 che ieri, per un motivo o per l'altro, sono sfuggite alla cattura e tuttora ricercate. I presunti mafiosi sono accusati di «tenere in soggezione, con intimidazioni estorsive e delitti di sangue le popolazioni di Gioia Tauro. Palmi, Taurianova. Villa San Giovanni, condizionando pesantemente l'occupazione e l'attività economica della Calabria». Questo il linguaggio giuridico: in altre parole, i presunti mafiosi arrestati e quelli ricercati sono accusati di aver taglieggiato, compiendo anche intimidazioni con attentati dinamitardi e ferimenti o peggio, i negozianti della zona, proprietari di locali pubblici, di imprese, di cantieri. Ma si sa che la 'ndrangheta non prospera soltanto con le estorsioni, ma anche con i rapimenti e la droga. Al blitz di ieri hanno partecipato oltre 500 carabinieri cel gruppo di Reggio Calabria, della compagnia di Rosarno e dei battaglioni «Puglia., e «Sicilia» distaccati a Palmi. L'operazione e avvenuta contemporaneamente nella provincia di Reggio Calabria e in quelle di Arezzo. Cuneo. Imperia. Parma. Perugia. Modena. Torino. Bologna. Ferrara. Lucca. L'Aquila e Roma. Ovunque, i carabinieri si sono appostati durante la notte, e hanno atteso falba. Allora hanno bussato alle porte. Quasi tutti i presunti mafiosi sono stati sorpresi nel sonno, qualcuno ha tentato invano la fuga. E non era ancora giorno latto che gli arrestati entravano nelle carceri delle diverse città. L'operazione di ieri ha colpito le cosche dei Piromalli di Gioia Tauro: dei Mammoliti di Oppido Mamertina: dei Pesce. Bellocco. D'Agostino di Rosarno: dei Franconieri e Crea di Rizziconi: dei Longo di Polistena: dei Parrello e Gallico di Palmi: degli Avignone e Cosentino di Tauria¬ nova. E inoltre gli Arcuri. i La Malfa, i Gioffrè. gli Alvaro, i Cianci. Tra gli arrestati, parecchi i boss che hanno dato il nome alle cosche. Elementi della cosca Pesce sono ritenuti responsabili dell'assassinio del segretario del partito comunista di Rosarno. Valariotti. Esponenti di altre cosche sono accusati di sequestri di persona avvenuti nelle province di Roma. Milano e Genova. Tra gli ^..i-citati c'è una donna, considerata dagli inquirenti elemento di spicco nella geografia della 'ndrangheta reggina. E' Concetta Rettura. 41 anni, di Rizziconi. Anche lei catturata all'alba, nella sua abitazione di campagna in contrada Manduca, presso Palmi. E' ritenuta la donna del boss Michelangelo Franconieri: uno dei più pericolosi latitanti calabresi, ricercato da 22 anni. Concetta Rettura era anch'essa irreperibile da tre anni, dopo essere stata inviata per qualche tempo al soggiorno obbligato. E' sospettata di aver fatto da tramite fra Michelangelo Franconieri e la sua cosca. E' probabile che la scorsa notte lo stesso boss fosse con la sua donna e sia fuggito per poco alla cattura. In provincia di Imperia i carabinieri hanno compiuto tre arresti. A Ventimiglia. Vincenzo Giordano. 24 anni, di Castellace. e Stefano Catanea. 24 anni, di Sinipoli. A Sanremo. Vincenzo Sgrò. 27 anni, di Palmi. Il Catanea è stato arrestato nell'abitazione del fratello Rocco. 28 anni, che a sua volta è stato catturato a Collecchio. A Torino sono stati arrestati i fratelli Antonio e Annunziato Gattuso. di 34 e 27 anni, entrambi residenti in via Bai tea 2. originari di Seminara. e Pietro Ilacqua. 27 anni, pure lui di Seminara. via Monte di Pietà 32. sorvegliato speciale. A Celano, provincia dell'A quila, è stato arrestalo Antonio Chirico. Il presunto mafioso era nel paese abruzzese per una visita alla suocera quando i carabinieri hanno ricevuto l'ordine di prenderlo all'alba. A Roma i carabinieri del nucleo operativo hanno arrestato Carmine Cosentino, 34 anni, di Taurianova: sposato e con figli, é stato catturato nella sua abitazione.