La Borsa è lanciala verso nuovi record

La Borsa è lanciala verso nuovi record L'indice Comit + 10,7% in una settimana La Borsa è lanciala verso nuovi record MILANO — Sembrava (e soprattutto ciò veniva auspicato negli ambienti finanziari responsabili) che il rialzo di Borsa proseguisse nel 19B1 secondo la tendenza in atto con cautela e selettività. A giudicare dal comportamento del mercato in questa prima settimana del nuovo ciclo operativo di febbraio, invece, il .toro» ha ripreso a galoppare infuriato. Nella sola seduta di lunedì la quota ha compiuto un balzo del 6,4% in una ridda di scambi che, in controvalore, hanno raggiunto la cifra record di 105 miliardi di lire, migliorando ulteriormente il massimo di 90,5 miliardi segnato il 31 ottobre dell'anno scorso. Sempre nuove leve di compratori accorrono affannosamente agli sportelli delle banche con ordini di acquisto sempre più consistenti. La parola d'ordine è che in Borsa si guadagna molto ed in fretta, per cui nessuno vuole restarne tagliato fuori. Ed alla speculazione (ormai a senso unico) non sembra vero approfittarne, anche se la maggior parte degli acquisti che si riversano sul mercato con un ritmo medio di 80 miliardi al giorno sono effettivi e non a credito, in quanto provengono dal grosso pubblico appena conquistato alla Borsa. Ma il mercato non ha né le dimensioni né la struttura adeguata per far fronte a questa vera e propria ondata, per cui nei momenti più caldi si assiste a rinvìi di quotazione a catena per eccessi di rialzi. Si è avuta una breve pausa nelle due sedute centrali, ma poi la corsa è ripresa con l'indice Comit che gio- vedi ha superato di slancio quota 200 per raggiungere venerdì il livello di 206.01, in rialzo del 10,7% rispetto a una settimana prima e del 148% rispetto all'inizio del 1980. Non parliamo poi del mercato ristretto, già aduso a queste sgroppate, che nella seduta di mercoledì ha bruciato ancora una volta tutti i record precedenti portandosi, con un balzo del 7,11%, a quota 544,79 dell'indice Ibi (base maggio 1978 = 100). Di positivo, in mezzo a questi eccessi, c'è che gli aumenti di capitali in atto vengono accolti con grande favore: oltre all'operazione Fiat, che si è ripresa brillantemente nella sua fase conclusiva tanto che da un venerdì all'altro il titolo ordinario ha registrato un progresso del 15,8%, in settimana si sono iniziate ben sei operazioni per oltre 130 miliardi di lire, per cui le società che ancora non hanno iniziato le loro operazioni si stanno affrettando a farlo. La migliore accoglienza l'ha avuta l'operazione Ras. il cui titolo in settimana ha messo a segno una delle maggiori performances del listino con un progresso del 43,3%. Anche le operazioni appena annunciate hanno il potere di attirare sui titoli grosse correnti di acquisti. Le Xfil. ad esempio, consolidano il progresso del 34,6% di una settimana fa sulla notizia di un aumento di capitale in formula mista, mentre l'altra finanziaria del gruppo Agnelli, Tifi, compie un balzo del 23,6%. Altro grande focolaio di acquisti è stato rappresentato dai valori bancari, tra i quali le tre Bin segnano rialzi rispettivamente del 31% per il Banco di Roma, del 25,6% per la Comit e del 21,1% per il Credito Italiano. Citeremo, infine, le fiammate dei due valori del gruppo Pesenti: Italmobiliare + 16,6% ed Italcementi + 21.6. Poco soddisfacente, invece, l'accoglienza data alla nuova recluta del listino, la Gemina, che. entrata lunedì in Borsa a 3000 lire, ha chiuso l'ottava con una perdita del 21,7%. c.col.

Luoghi citati: Milano