Indiscrezioni su un «libro bianco» delle Finanze

Indiscrezioni su un «libro bianco» delle Finanze Indiscrezioni su un «libro bianco» delle Finanze Nuove imposte sulla casa? Il ministro dice no, per ora ROMA — La tassazione sulla casa è di nuovo motivo di polemiche. II ministero delle Finanze ha smentito alcune anticipazioni giornalistiche sul contenuto del «libro bianco» sulla casa, di cui è prossima la presentazione da parte dello stesso ministero e che farà il punto sull'attuale sistema di tassazione degli immobili, proponendo anche un ventaglio di possibili soluzioni per razionalizzare l'intera materia. Quali sono le anticipazioni che hanno provocato la smentita del ministero? Anzitutto che. nonostante il principio dell'invarianza del gettito, il carico fiscale individuale risulterà aggravato colpendo soprattutto il proprietario residente, chi abita cioè nella casa di proprietà, mentre resterebbe invariata la situazione di chi affitta gli immobili posseduti. Verrebbe cioè introdotto il principio del «reddito figurativo goduto in natura dal proprietario», che sarebbe tassato in base alla regola di «tassare l'autoconsumo dei produttori». Anziché quindi pagare le imposte (Irpef e Ilor) sulla base della rendita catastale, come avviene ora. la tassazione avverrebbe su imponibili calcolati con un sistema analogo a quello in vigore per definire l'equo canone, pur con qualche correttivo. Questo correttivo potrebbe essere dato dal- la riduzione dell'imponibile di una quota percentuale pari a un terzo, oppure da una riduzione di imposta proporzionale al numero dei componenti del nucleo occupante l'abitazione. Dovrebbe poi scomparire rilor, sostituita dall'Ilei (Imposta locale sui cespiti immobiliari), di cui beneficiari sarebbero i Comuni. L'aliquota sarebbe determinata con deliberazione consiliare, modificabile ogni biennio, compresa tra il 10 e il 20 per cento. Non ci sarebbero più esenzioni come oggi avviene per l'Ilor. Una sostanziale modifica sarebbe quindi prevista per le imposte di trasterimento. che beneficerebbero di una riduzione generalizzata'. L'Iva sarebbe mantenuta per tutti al 2 per cento, mentre l'imposta di registro calerebbe dal 10 al 3 per cento. L'imposta ipotecaria (ora all'1.60 per cento) sarebbe sostituita da una tassa fissa. Modifiche notevoli infine riguarderebbero anche 1'Invim (Imposta sull'incremento di valore degli immobili) ora molto criticata perché accusata di tassare l'inflazione. Il ministero smentisce però che siano queste le soluzioni prospettate nel libro. «Di fronte all'ennesimo tentativo d'inquinare con presunte anticipazioni il dibattito su questo tema — è detto in un comunicato — si precisa ancora una volta che il "libro bianco è tuttora in fase di elaborazione e che conterrà una serie di analisi tecniche sul problema della tassazione immobiliare al fine di sviluppare il dibattito sulle diverse ipotesi di riforma della tassazione immobiliare a parità di gettito».

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