Quando un prete è messo in pensione

Quando un prete è messo in pensione RELIGIONI E SOCIETÀ' Quando un prete è messo in pensione Come vivono in Italia i sacerdoti anziani dal punto di vista psicologico, affettivo, spirituale ed economico? Risponde la prima inchiesta al mondo sui preti anziani, condotta tra il 76 e il febbraio '79. dall'Istituto per la Cura e il Riposo degli Anziani con una équipe dì ricercatori diretta da Don Antonio Marinoni. I risultati sono raccolti in un libro di estremo interesse (anche per la suprema gerarchia) dal titolo interrogativo: «Quale vecchiaia per il prete?-, pubblicato in questi giorni dalla editrice cattolica «Città Nuova». L'indagine ha riguardato 3565 sacerdoti secolari (non di ordini religiosi), pari al 9 per cento dei circa 40.000 presenti in Italia, scelti per sorteggio. Quando si chiuse l'indagine, un prete secolare oltre i 75 anni riceveva di pensione 145.000 lire mensili. Questa somma è aumentata, adesso, a 186.750 lire più 3415 lire per ogni anno di contributi oltre al decimo anno, die è il periodo minimo per aver diritto alla pensione. Diverso è il discorso sui preti che riscuotono la pensione a partire dai 65 anni e contemporaneamente il supplemento di congrua (in media 61.250 lire mensili) e la contingenza (321.000 lire) perché possono continuare nel loro ministero sino ai 75 anni. Questo limite d'età per il ritiro è previsto dal decreto «Christus Dominus» del 1967 relativo a vescovi, parroci, responsabili della curia. Sessantadue intervistati su cento ritengono giuste queste disposizioni, mentre oltre trentasei sono contrari a diverso titolo, soprattutto gli anziani direttamente interessati al ritiro. Ciò è comprensibile in uomini che. dal Seminario in poi. si sono t ormati in una vita attiva per gli altri e. di colpo, si trovano isolati, senza motivazioni, senza sostegni da parte di ex parrocchiani, superiori e confratelli. Soltanto 12.3 interpellati pensano che il pensionamento non influisca negativamente, mentre più del 25 per cento vorrebbe continuare, almeno entro limiti, la loro precedente attività. La vecchiaia è sentita, dal 34.5 per cento, come il «coronamento di una vita spesa per il Signore»: una risposta che. indubbiamente, è dovuta ad una formazione asceticospirituale assente di solilo nei laici. Tuttavia il 20.9 parla di «vecchiaia come per tutti gli uomini», il 20.7 la definisce «l'età dell'insicurezza», il 10 «un periodo in cui si ha più tempo per pregare». Vi sono giudizi ben più drastici: 7.1 la vedono come «il momento in cui crollano le illusioni». l'1.5 come «l'anticamera della morte o l'età delle malattie». Uno spessore spirituale e un senso di pudore, che accompagnano molti preti, inducono il 31.7 a definire la vecchiaia sul piano economico «l'età della povertà dignitosa» e il 30.8 «l'età in cui ci si affida alla Provvidenza». Questa ultima risposta, per don Marinoni, e mista di fiducia in Dio ma anche di rassegnazione, che non si riscontra fra i preti più giovani, molto battaglieri nel reclamare i loro diritti. Pessimistiche le risposte del 20.3 che denunciano «l'umiliazione di dover accettare la carità non sempre spontanea degli altri,,, mentre il 2.6 lamenta che è «l'età della miseria e della vergogna-. Soltanto 8.2 sacerdoti su cento ritengono clie la vecchiaia «non presenta problemi economici-. In realta, un prete anziano toltre i 75 anni) o invalido non dispone, in media, di oltre 200.000 lire mensili con le qua li. mancando efficienti «Case del Clero» e. spesso, essendo senza parenti validi data l'è tà. deve provvedere a se stes so e. a differenza di chi ha una famiglia, a stipendiare una domestica, visto che sono quasi scomparse le «perpetue» d'una volta. Ciò che più impressiona nell'inchiesta e la diffusa mancanza di fraternità e anche d'amicizia nei sacerdoti e nei vescovi. Settantatré preti anziani su cento dichiarano di aver provato sconforto «spesso o ogni tan to» e 65.3 in qualche modo condividono che «anche il mondo ecclesiastico è egoista perché non si preoccupa dei vecchi sacerdoti! spesso con siderati «un inutile peso». Il rapporto dell'Inrca è esplicito nel documentare questa incredibile realtà, nel sostenere l'urgenza di rinno vare i metodi di formazione nei seminari, nel porre il problema concreto del celibato che il 57 per cento indica co me causa della terribile soli tudine del piote anziano, pur senza discuterlo come «va Lamberto Fumo

Persone citate: Antonio Marinoni, Cura, Lamberto Fumo, Marinoni

Luoghi citati: Italia