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Tre donne, una bimba ferite dalla polizia per un errore Roma: gli agenti attendevano sequestratori Tre donne, una bimba ferite dalla polizia per un errore ROMA - Un altro tragico equivoco: la polizia spara e quattro cittadini innocenti, tre donne e una bambina, vengono feriti gravemente. L'errore nasce da un tentativo della «mobile» romana di intercettare i sequestratori di Rudolf Oetiker: i banditi, dopo aver liberato il commerciante di auto lo scorso agosto hanno preteso da lui il verasamento di un'altra quota del riscatto. Il posto per la consegna è fissato dai malviventi nei pressi di un cavalcavia sull'autostrada Roma-Napoli, proprio nel punto dove poi andrà a fermarsi una Mercedes con sette persone a bordo. Nell'auto però non ci sono i banditi, ma i componenti di una famiglia pugliese, di Corato, vicino a Bari, che erano venuti a Roma per fare delle spese in occasione di un matrimonio. La curiosità dell'automobilista, l'errata convinzione degli agenti, la paura da una parte e la tensione dall'altra fanno poi il resto. Segue la fuga e la sparatoria. Il bilancio è di quattro feriti, che ancora ieri combattevano fra la vita e la morte nell'ospedale di Valmontone. dove sono stati subito dopo trasportati. Un altro caso dunque, dopo quelli, analoghi, verificatisi in recenti occasioni. L'ultimo qualche settimana fa. in pieno sequestro D'Urso. quando, per un ennesimo, fatale equivoco, venne uccisa da alcuni agenti in borghese, scambiati per rapinatori, una giovane sposa romana. E' il caso di Rudolt Oetiker, rapito la sera dello scorso 25 aprile e liberato il 31 agosto dopo il pagamento di 900 milioni di lire. A distanza di mesi i suoi carcerieri si rifanno vivi e bussano a quattrini. Oetiker non ha il coraggio di opporre un rifiuto. Prepara una borsa con duecento milioni e l'affida ad un suo uomo di fiducia. Il luogo indicato dai banditi per la consegna e un punto dell'autostrada fra i caselli di Ruggero C'onteduca (Continua a pagina 2 In terza colonna)