Un manifesto diffuso in Cadore proclama: «Veneziani? No grazie!»

Un manifesto diffuso in Cadore proclama: «Veneziani? No grazie!» Troppo invadenti i cittadini della Serenissima? Un manifesto diffuso in Cadore proclama: «Veneziani? No grazie!» VENEZIA - « Veneziani? No grazie!». La frase, scritta su un adesivo che vien fatto circolare in questi giorni a Pieve di Cadore, ha suscitato un pandemonio di reazioni contrastanti. Alcune salutari, altre meno. L'adesivo «incriminato» è stato attaccato alle vetrine di alcuni negozi, accanto a quelli che reclamizzano questo o quel prodotto e ai cartelli che avvertono «Vietato l'ingresso ai cani». E' rosso e bianco e al centro porta la silhouette stilizzata della piazza San Marco. «Veneziani? No grazie!» significa che i veneziani non sono graditi: ma in Cadore i veneziani sono di casa da sempre, come villeggianti e come proprietari di seconde case. Basta fare qualche domanda in giro per rendersi conto che un'opinione abbastanza diffusa in Cadore considera gli abitanti della Serenissima arroganti, chiassosi, qualche volta sporcaccioni. insomma maleducati. L'adesivo, quindi, non sarebbe altro che l'espressione di una «vox populi» che trova le radici in una abbastanza profonda diversità di carattere tra gli abitanti del luogo e gli ospiti. Qualcuno ipotizza che i veneziani vengono considerati oggi invadenti perché in quegli stessi luoghi, un tempo, furono invasori. Ma vi sono anche altre spiezazioni. La più interessante, in quanto viene dagli stessi veneziani, è fortemente autocritica: «Forse siamo davvero antipatici». Guardiamo un poco come ci comportiamo in casa nostra, con i visitatori. Quanti sono i turisti che arrivano a Venezia felici per la prospettiva di vedere finalmente questa città unica al mondo, e se ne partono affermando che non torneranno più? I turisti stranieri vengono trattati bruscamente, talora sbeffeggiati e persino truf¬ fati da trasportatori abusivi o da venditori senza scrupoli. Il valore di questa autocritica non viene intaccato da chi risponde che. se i veneziani sono maleducati, i cadorini non sono da meno. E cita esempi di una presunta «discriminazione» cui i veneziani sarebbero fatti oggetto dalla popolazione e delle autorità del Cadore. Ma i cadorini assicurano che l'adesivo non rispecchia assolutamente lo stato d'animo della gente del posto. Il direttore dell'Azienda autonoma di Pieve di Cadore, dott. Pagogna. ricorda, ad esempio, che i veneziani «vengono qui da secoli. Si sentono a casa propria, e sono coTnprensibili certi loro atteggiamenti ... Tre quarti delle seconde case, a Pieve, sono di veneziani». «Ai veneziani vogliamo bene — afferma Pagogna —; questo dell'adesivo è un episodio che noi tutti abbiamo condannato»

Luoghi citati: Cadore, Pieve Di Cadore, Venezia