Tempi più brevi per le pensioni il «tetto» a 18 milioni e mezzo di Ezio Mauro

Tempi più brevi per le pensioni il «tetto» a 18 milioni e mezzo Le modifiche varate dal Senato, ora tocca alla Camera Tempi più brevi per le pensioni il «tetto» a 18 milioni e mezzo I dipendenti delle aziende in crisi potranno anticipare il pensionamento di cinque anni - L'Inps potrà assumere circa 10 mila nuovi dipendenti per snellire le procedure - Gli effetti della legge a partire dal primo gennaio '81 ROMA — La mini-riforma delle pensioni si è messa ieri sera in cammino, con il voto del Senato che ha approvato la legge, rinviandola alla Camera per la sanzione definitiva. Il provvedimento era nato, in un primo tempo, con l'unico obiettivo di rendere più agili le procedure dell'Inps, e tagliare i tempi morti di un'attesa della pensione che in molti casi è scandalosa. Ma, via via, il disegno di legge si è dilatato, assorbendo anche alcuni aspetti della riforma generale del sistema pensionistico, che continua a fatica il suo lento cammino alla Camera. * Cosi, quello che è sfilato ieri in tutti i suoi articoli davanti ai Senato, è un vero e proprio abbozzo di riforma, che da un lato punta a un recupero di produttività e di efficienza degli uffici, ma dall'altro affronta alcuni problemi di grande rilevanza per i nove milioni di lavoratori interessati a queste misure. Secondo quanto ha deciso il Senato, infatti, il tetto della retribuzione sulla quale verrà calcolata la pensione passa dal 1" gennaio 1981 a 18 milioni e 500 mila lire, contro gli attuali 12 milioni e 600 mila lire. Dalla stessa data, vengono* rivalutate, sia pure in piccola misura, le pensioni minime degli ex lavoratori dipendenti, portate al 30 per cento del salario medio dei lavoratori dell'industria (contro il 27,75 precedente), con una crescita da 186.750 lire mensili a 188.250 lire. L'aumento è quindi di 1500 lire al mese. Gli altri «minimi» restano invariati. Non saranno quindi aumentate le pensioni sociali e le pensioni minime dei lavoratori autonomi, artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri. In più. il disegno di legge" contiene una importante norma di carattere generale, che riguarda i dipendenti di aziende in difficoltà: la miniriforma concede il prepensionamento ai lavoratori licenziati e a quelli che si dimettono o si sono dimessi volontariamente da aziende in crisi. Operai, impiegati e dirigenti potranno anticipare il pensionamento di cinque anni, cinque anni di anzianità, valida a tutti gli effetti. Un'altra misura collegata al difficile momento di molte aziende, è "quella che prevede di estendere la cassa integrazione anche alla grande distribuzione commerciale, e ai dipendenti delle mense aziendali. La legge autorizza poi l'Inps ad assumere circa 10 mila nuovi impiegati. Un rafforzamento dell'organico che ha come obiettivo una maggiore efficienza del servizio, e in particolare una più rapida liquidazione delle pensioni. Cinquecento ex dipendenti «particolarmente esperti" saranno riassunti dall'Inps con il compito preciso di istruire e addestrare i circa novemila impiegati di nuova assunzione, proprio per rendere il più rapidamente possibile produttivo il loro inserimento. Con un ordine del giorno concordato tra i partiti della maggioranza, il Senato ha poi impegnato il governo ad affrontare e risolvere nel quadro del «piano a medio termine» alcuni problemi esclusi dalla mini-riforma. L'impegno, assunto in particolare dal ministro del Tesoro. Andreatta, riguarda la possibilità di pervenire alla trimestralizzazione della scala mobile (che oggi è semestrale) per tutti i pensionati, all'armonizzazione dei meccanismi di perequazione automatica delle pensioni, alla revisione dei meccanismi di indicizzazione delle retribuzioni e delle pensioni per raggiungere l'allineamento della periodicità della scala mobile per i pensionati a quella per i lavoratori in attività. L'ordine del giorno prevede poi che il governo si muova per ottenere un più favorevole rapporto tra trattamenti minimi di pensione e salario medio degli operai dell'industria, e per giungere alla parificazione dei minimi di pensione dei lavoratori autonomi con quello dei lavoratori dipendenti, attraverso un impegno contributivo degli stessi Al Senato, ieri sera, la legge è stata approvata con l'astensione dei comunisti (che avevano presentato una lunga serie di emendamenti) e dei missini. Per il psi. Perralasco e Bozzello hanno sottolineato l'importanza della norma che riguarda il prepensionamento, «uno strumento che permette di alleggerire le imprese di una parte del personale esuberante sema creare nuovi disoccupati-. Per il pei. Renzo Antoniazzi ha criticato tra l'altro «l'irrisoria misura di aumento dei minimi, che dovevano crescere di almeno 18 mila lire al mese-. Con la mini-riforma cambierà davvero qualcosa, nella palude del sistema pensionistico italiano? «Io credo di sì-. ci ha dichiarato ieri sera al Senato il ministro del Lavoro. Foschi, che ha seguito in aula tutto il cammino della legge. «Il provvedimento risponde a diversi ordini di esigenze, tra cui la revisione di alcuni livelli pensionistici, e la necessità di recepire in legge alcuni aspetti di particolare rilievo degli accordi che hanno chiuso vertenze importanti come quella della Fiat. Mi riferisco al prepensionamento, in base al quale i lavoratori licenziati o dimessi da aziende in crisi, andando in pensione con cinque anni di anticipo potranno usufruire di un trattamento comprensivo anche degli anni mancanti, fino all'età pensionabile-. E la produttività del servizio? «E'proprio questo — dice Foschi — l'aspetto che qualifica la legge, con i diecimila dipendenti in più per l'Inps e con le norme che razionalizzano procedure amministrative nella liquidazione delle pensioni e nell'accreditamento di contributi. Credo infatti che se gli enti previdenziali, e soprattutto l'Inps (dato il suo ruolo centrale nel nostro sistema), non recupereranno il necessario grado di efficienza, ogni intervento sui livelli delle prestazioni produrrà ynodesti effetti-. Ezio Mauro

Persone citate: Andreatta, Foschi, Renzo Antoniazzi

Luoghi citati: Roma