Reagan e l'accordo

Reagan e l'accordo Reagan e l'accordo (Segue dalla l'pagina) tro degli ostaggi, che pare probabile per la fine della settimana o l'inizio della prossima, acuirà le tensioni. Il confronto rischia di aggravarsi anche in seguito alle accuse rivolte al governo Carter di aver nascosto le vere condizioni in cui si trovavano gli ostaggi. L'ex ambasciatore canadese a Teheran. Taylor, che il 28 gennaio dell'80 fece fuggire i sei americani rifugiatisi presso di lui dal novembre precedente, ha sostenuto che la Casa Bianca fu messa al corrente sin dall'inizio di ciò che accadeva. Altre accuse inquietanti sono quelle rivolte all'ex presidente da un giornalista della Abc. Salinger, già portavoce di Kennedy dal '61 al '63. Salinger sostiene che Carter si era messo d'accordo con le autorità panamensi per fare arrestare lo scià, senza però riconosegnarlo al regime di Khomeini. Secondo il giornalista, che dice di averne le prove, la vicenda si sarebbe svolta cosi. Il segretario dell'Onu Waldheim sarebbe andato a Teheran per convincere gli iraniani a rilasciare i detenuti: dopo il rilascio avrebbe formato una commissione internazionale per giudicare i crimini dell'ex monarca. Minacciato di morte dai rivoluzionari, Waldheim avrebbe capovolto i termini del problema: avrebbe promesso di far giudicare lo scià da un tribunale, dopo di che vi sarebbe stata la liberazione degli ostaggi. A quel punto, agli Usa non sarebbe rimasta scelta: di qui la decisione di fare mettere agli arresti lo scià, che si trovava a Panama. Palliavi fuggi in Egitto. La rivelazione di questi retroscena ha indignato non solo Reagan ma anche il senatore Baker, che qualche giorno fa aveva accennato a un'inchiesta in Senato. Baker sembra ora voler avviare un'urgente indagine «per arrivare a precise attribuzioni di responsabilità-. E' ovvio che sviluppi del genere potrebbero vanificare nella sostanza gli accordi con l'Iran. L'unico freno al risentimento della superpotenza è la consapevolezza che un confronto non deve portare alla perdita del Golfo Persico. Il dipartimento di Stato indica che il regime di Khomeini si sta indebolendo, e che qualora si creasse un vuoto di potere l'Urss cercherebbe subito di riempirlo. Passeranno sicuramente alcune settimane prima che le incognite che turbano il trattato carteriano e la stabilità del Medio Oriente e dell'Asia Centrale scompaiano, o acquistino un aspetto meno allarmante. Nella concezione dello stato di Reagan. non vi è posto per un'umiliazione. Il ministro della Difesa. Weinberger. prendendo le redini del dicastero, ha ieri ammonito che «episodi come quello degli ostaggi non si ripeteranno più-. Weinberger ha preannunciato un programma di massicci investimenti militari, destinato a rafforzare l'America A margine delle discussioni sull'Iran, il neopresidente, che si sta muovendo con notevole celerità, ha preso altre misure di austerity economica dopo le prime di mercoledì. Ila ordinato la riduzione del 15 per cento nei viaggi dei dipendenti del governo Ennio Carello