L'ex sottosegretario Lima sarà sentito dai giudici sullo scandalo dei petroli

L'ex sottosegretario Lima sarà sentito dai giudici sullo scandalo dei petroli Raccomandò un funzionario Utif L'ex sottosegretario Lima sarà sentito dai giudici sullo scandalo dei petroli ROMA - Tra il materiale sequestrato tempo fa dai magistrati negli uffici della direzione generale delle dogane a Roma, una lettera ha attirato l'attenzione degli inquirenti impegnati a smascherare i rapporti tra i pubblici funzionari e i petrolieri con vocazione al contrabbando. La lettera, indirizzata all'ex direttore generale delle dogane. Guido Tommasone. era su carta intestata del sottosegretario alle Finanze on. Salvo Lima. Una delle tante lettere di raccomandazione inviate da ministri o sottosegretari per raccomandare . chiedere piaceri. A favore di chi intercedeva l'ufficio dell'allora sottosegretario Lima? Per un funzionario dell'Utif di Torino, ring. Enrico Fedito, siciliano come Lima, uno dei numerosi pubblici controllori che risultano invischiati nello scandalo dei petroli. Dopo l'arresto e la libertà provvisoria dietro cauzione di un centinaio di milioni. Ferlito ha preferito espatriare. Nella cassetta di sicurezza di una banca, intestata a Ferlito. i giudici hanno sequestrato banconote, lingotti d'oro e preziosi per il valore di un miliardo. Gli inquirenti ora vogliono far piena luce sui rapporti tra Lima e il funzionario latitan te. intendono sentire anche la segretaria del parlamentare che ha materialmente firmato la lettera di raccomandazione su carta intestata dell'ufficio di Lima. Il deputato siciliano, nato il 23 gennaio 1928. è stato uno dei più potenti leader democristiani dell'isola. Segretario provinciale della de di Palermo dal 1961 al '68. commissario straordinario dell'Ente riforma agraria siciliana dal '62 al '63 è stato sindaco di Palermo per oltre sette anni. Eletto deputato per la de la prima volta nel '68. è diventato sottosegretario alle Finanze nel secondo governo Andreotti e nel quarto e quinto governo Rumor nell'arco di tempo che va dal 26 giugno '72 al 10 giugno '74. La sua segretaria, che ha ri¬ cevuto comunicazione giudiziaria per favoreggiamento, doveva essere interrogata la scorsa settimana dai giudici di Torino, ma l'interessata ha spedito un certificato medico. Sarà convocata quanto prima per dare spiegazioni sulla lettera sequestrata. Come testimone sarà ascoltato anche l'on. Lima, il quale, è quasi certo, si avvarà della facoltà di essere sentito, in quanto parlamentare. a Roma. I giudici avranno molte domande da rivolgergli: quali i rapporti coll'ing. Ferlito. per quali motivi raccomandava il suo trasferimento, rientrava nelle sue funzioni favorire i pubblici funzionari? E ancora: conosceva il generale Raffaele Giudice, s'era dato da fare per la sua nomina a comandante generale della Guardia di Finanza' Una volta scoperti i principali responsabili della colossale truffa allo Stato col contrabbando dei petroli (sono coinvolti petrolieri, ufficiali della Finanza, funzionari Utif) e i meccanismi della frode, gli inquirenti sono ora impegnati ad accertare chi ad alto livello proteggeva l'intera organizzazione. Proprio nei giorni scorsi i giudici torinesi hanno arrestato un ex colonnello della Finanza, l'avv. Giulio Formato di Varese sul cui conto corrente c'era un giro di entrate e di uscite di duecento milioni mensili. Da chi li riceveva e a chi erano destinati? L'interessato ha preferito non rispondere. Da segnalare infine che il giudice Vaudano di Torino ha ordinato il trasferimento del generale Raffaele Giudice nel carcere di Casale Monferrato. L'ex comandante generale della Finanza, arrestato alla fine di ottobre, era stato trasferito dapprima in una clinica torinese e successivamente nell'ospedale militare. Secondo il magistrato e i medici, l'alto ufficiale può ricevere nel carcere di Casale un'adeguata assistenza medica. Guido .1. Paglia

Persone citate: Andreotti, Ferlito, Giulio Formato, Raffaele Giudice, Salvo Lima, Tommasone, Vaudano