L'Olanda tra 2 Cine di Renato Proni

L'Olanda tra 2 Cine OSSERVATORIO L'Olanda tra 2 Cine Che gli olandesi fossero abili e spregiudicati commercianti lo si sapeva da qualche secolo: già nel 1826. il ministro degli Esteri inglese Canning scriveva al suo ambasciatore all'Aia che «in materia di scambi, gli olandesi chiedono troppo e offrono poco». La Cina sta scoprendo questa caratteristica nazionale olandese ma non è affatto disposta a chiudere un occhio. Al centro della controversia tra l'Aia e Pechino vi è la «questione di Formosa» che negli Anni 50 avvelenò i rapporti tra la Cina e l'Occidente. Il governo di Pechino, infatti, Ka reagito con fermezza alla decisione dell'Olanda di vendere due sommergibili ai nazionalisti di Taiwan. Fallite le pressioni diplomatiche perché la decisione presa a novembre fosse annullata, la Cina ha invitato l'ambasciatore olandese a Pechino, signor Jan Kneppelhout, a rientrare immediatamente in patria. L'Aia, tuttavia, è rimasta ferma sulla sua decisione e il Parlamento, con 76 voti a favore e 74 contro, ha approvato l'intenzione del governo di vendere i due sommergibili. Ora. la Cina ha ordinato alla società petrolifera anglo-olandese Royal Dutch Schell di sospendere le ricerche di greggio nella provincia di Shanxi. Inoltre, le navi cinesi hanno cominciato a preferire altri porti europei a quello di Rotterdam, ove ne arrivano 300 all'anno. Gli incontri di pingpong fra i cinesi e gli olandesi sono pure slati annullati. Siamo, dunque, alle sanzioni diplomatiche, economiche e sportive. La tensione è alta anche a livello politico: i cinesi hanno definito «bugiardo» il primo ministro democristiano Andreas Van Agt e hanno riaffermato che Taiwan «è parte inalienabile del sacro territorio cinese». C'è il rischio che questa disputa tra l'Olanda e la Cina coinvolga tutta la Cee, che di recente ha firmato un accordo commerciale importante con Pechino. Gli osservatori politici internazionali conferiscono all'episodio dei due sommergibili un significato' ancora più vasto: si tratta, dicono, di un chiaro avvertimento di Pechino a tutto il mondo, e in particolare modo all'amministrazione di Ronald Reagan. a non vendere armi a Taiwan e a non intrattenere rapporti stretti di alcun genere con l'isola che fu del generale Ciang Kai-shek. L'avvertimento appare tempestivo perché il presidente americano Reagan e il segretario di Stato Haigh hanno accennato in passato a voler considerare Taiwan con maggiore interesse politico di quanto fecero Nixon e Carter. 1 problemi internazionali dimenticati, come sembrava a noi occidentali quello di Taiwan, vanno invece risolti prima o poi. Tra l'altro, la vendita dei due sommergibili ai nazionalisti è particolarmente grave poiché i cinesi non potrebbero liberare l'isola con la forza, ammesso che un giorno lo volessero, proprio perché non dispongono della necessaria superiorità navale. I sommergibili olandesi, infatti, rafforzano la discussa indipendenza di Taiwan, «territorio sacro» della Cina continentale e comunista. La commessa di questi sommergibili ha un valore di 430 miliardi di lire, ma l'Olanda rischia di perdere l'occasione di produrre ed esportare il petrolio cinese. Renato Proni OKaraganda U.R.S.S.

Persone citate: Andreas Van Agt, Canning, Ciang Kai-shek, Nixon, Reagan, Ronald Reagan, Schell