Sgominata la «banda della morte» responsabile di dodici uccisioni

Sgominata la «banda della morte» responsabile di dodici uccisioni Napoli, 6 mandati di cattura per la faida tra clan rivali Sgominata la «banda della morte» responsabile di dodici uccisioni NAPOLI - Una vasta operazione anticrimine ha permesso di individuare e sgominare la «banda della morte», un'agguerrita gang che ha avuto come teatro delle sue gesta Napoli e hinterland, rendendosi responsabile di ben dodici omicidi. L'impressionante catena di delitti era scaturita dall'aspra lotta tra due clan rivali, quelli di Luigi Riccio e di Gennaro La Rocca, per assicurarsi il controllo del racket sui negozianti e sui cantieri edili della zona orientale della città. Sei gli ordini di cattura emessi finora dal sostituto procuratore del tribunale, dottor Arcibaldo Miller, per i reati di associazione a delinquere, estorsione aggravata e continuata, omicidi pluriaggravati. I provvedimenti sono stati notificati in carcere a tre pericolosi elementi della malavita, già condannati per delitti e rapine. Si tratta di Luigi Altamura. 44 anni. Francesco Gaiola. 26. Bernardo Formicola. 26; ancora latitanti, invece. Giuseppe Miele. 36 anni. Salvatore Imperatrice. 22. e Luigi Riccio, di 24. Quest'ultimo, legato al boss della nuova camorra, Raffaele Cutolo, viene considerato suo luogoioriente nelle zone di San Giovanni a Teduccio. Barra. Ponticelli e Cercola. Secondo le indagini svolte dalla squadra mobile, la tragica serie di vendette sarebbe originata dal vuoto di potere al vertice della «mala- napoletana dopo il trasferimento di Cutolo nel carcere di Novara. Un'assenza, questa, che avrebbe determinato tra le bande rivali una lotta senza quartiere per assicurarsi il dominio in traffici illeciti. Sembra che Luigi Riccio avesse imposto il suo prestigio al clan guidato da Gennaro La Rocca, guappo di vecchio stampo, col quale aveva stretto un patto dì alleanza. La Rocca, in cambio, gli avrebbe versato una quota sul ricavato del racket. I contrasti sarebbero scoppiati nel novembre scorso: La Rocca non avrebbe mantenuto fede agli impegni, ritenendo troppo esose le richieste del clan Riccio. Il guappo cerca allora di eliminare il rivale e sfugge a sua volta ad un agguato insieme al suo luogotenente. Imperatrice, grazie all'auto blindata su cui viaggia. Di qui la catena di sanguinose vendette che portano all'uccisione dello stesso boss Gennaro La Rocca, del suo gregario Antonio Cervone, e ancora, di Luigi Barone. Giovanni Brignola. Giovanni Terlizzi. Gabriele Martinelli, Vincenzo Carbone. Vincenzo Piacevole e altri. In serata, un voluminoso dossier è stato inviato alla magistratura con la richiesta di applicazione della legge antimafia nei confronti di settanta pericolosi elementi della malavita napoletana, a. 1.

Luoghi citati: Gaiola, Napoli, Novara