La « macchianera» dell'Anic pesa sui pescatori ragusani

La « macchianera» dell'Anic pesa sui pescatori ragusani Un mése dopo l'incidente «petrolchimico» di Gela La « macchianera» dell'Anic pesa sui pescatori ragusani RAGUSA — Centinaia di pescatori del litorale continuano a subire le conseguenze dell'incidènte accaduto la notte tra il 10 e 1*11 dicembre, quando numerose tonnellate di olio pesante derivato dal petrolio finirono in mare da un pontile dello stabilimento ^petrolchimico Anlc di Gela. La «macchia nera», spostandosi con le correnti verso Est, ha inquinato il mare antistante la costa di Scoglitti, 'Marina di Ragusa e Donnalucata, i tre centri pescherecci più importanti della provincia. A nulla è valsa la grande quantità di solvente gettato in mare per «distruggere» il gigantesco manto e salvare dall'inquinamento il mare ragusano che era considerato uno dei più puliti e pescosi d'Italia. Coagulatasi in grumi neri a causa della bassa temperatura, la macchia si è divisa in mille rivoli e 11 catrame ha raggiunto la Costa. A distanza di oltre un mese, le conseguenze dell'incidente continuano ad essere gravi. I pescatori, quando ritirano le reti, le trovano annerite e Irrimediabilmente danneggiate. Egualmente danneggiate dal' l'azione corrosiva dell'olio sono le barche. Per non vedere compromessa tutta la flottiglia e per dar tempo ai responsabili dell'Ante di correre . ai ripari eliminando la «macchia», i pescatori decidevano, ; sotto Natale, di sospendere la ; pesca per alcuni giorni. Non essendo, però, accaduto nulla, : gli abitanti di Scoglitti e degli i altri paesi il 24 dicembre orgaI nizzavano un'azione di protesta rimasta infruttuosa. •Dei gravi ri/lessi sul futuro della pesca nel nostro mare — dice Pasquale Ferrara, presidente dei pescatori locali — abbiamo avuto le prime avvisaglie con il fenomeno della > migrazione delle seppie. Questi molluschi depositavano le uova nel nostro mare a dicembre. Quest'anno, a causa dell'inquinamento, hanno scelto mari più puliti, per cui in primavera da queste parti non ci saranno seppie». Da notare che per pescare le seppie, I pe¬ scatori avevano acquistato recentemente speciali attrezzature. Il danno all'economia di tutti i minuscoli centri marinai della costa ragusana è enorme. Sono paesi che vivono di.pesca e di turismo. Per godersi il mare più pulito di tutto il bacino del Mediterraneo, in estate, la gente giungeva da tutte le parti del mondo. Quest'anno, purtroppo, ciò non avverrà. Franco Sampognaro

Persone citate: Anic, Franco Sampognaro, Pasquale Ferrara

Luoghi citati: Italia, Ragusa