Appalti d'oro e fantasmi della neve Si allarga l'inchiesta del magistrato

Appalti d'oro e fantasmi della neve Si allarga l'inchiesta del magistrato L'«allegra» storia degli spalatori sui binari della Torino-Modane Appalti d'oro e fantasmi della neve Si allarga l'inchiesta del magistrato Indiziato di concorso in truffa un funzionario del Compartimento ferroviario - Il racconto di quindici operai: «Eravamo sul libro-paga, ma non abbiamo mai usato una pala» Dopo una prima raffica di 15 comunicazioni giudiziarie per truffa, falso ideologico e materiale sugli «appalti d'oro, per la spalatura della neve sulla Torino-Modane, anche un funzionario del Compartimento ferroviario —il geom. Pietro Pagella — è stato indiziato di concorso in truffa. Le indagini si stanno ampliando ed il giudice istruttore dott. Cuva ha fatto sequestrare nuovi documenti dopo aver sentito 15 operai. Il geom. Pagella — come responsabile dei lavori — avrebbe dovuto controllare che gli appalti si svolgessero regolarmente, senza deviazioni. Dopo un primo colloquio il dott. Cuva ha invitato il Pagella a tornare accompagnato da un difensore. Alla domanda del magistrato il funzionario delle ferrovie avrebbe risposto che mai gli erano risultate delle irregolarità durante le sue ispezioni. Aveva sentito solo delle voci, nulla più. Invece i 15 operai hanno raccontato molte cose, confermando che vi sarebbero stati degli imbrogli: buoni di lavoro gonfiati dagli appaltatori per prestazioni mai eseguite e altri risultati falsificati. Qualcuno ha detto di non aver mai spalato la neve nonostante il suo nominativo comparisse sul libro paga. Erano i 'fantasmi della neve», come li chiamava in Valsusa chi conosceva bene il funzionamento di certi appalti. E qui le voci s'intrecciano, si moltiplicano. Si parla anche di militari — gli alpini di Oulx — utilizzati dagli appaltatori nei momenti d'emergenza. Lavori eseguiti per puro spirito patriottico o per qualcosa di pili? ' Il giudice ha deciso di ampliare il fronte dell'inchiesta. Anche gli appalti precedenti al '75, cioè fino al '64, saranno oggetto di indagine, essendo emersi nuovi fatti. Gli eventuali reati non sono estinti da amnistia. Il dott. Cuva ha disposto il sequestro di nuove documentazioni presso il Compartimento ferroviario. Intanto pare che un sottufficiale dei carabinieri di Susa, il quale aveva avviato le prime indagini sugli 'appalti d'oro», sia stato trasferito. A Due arresti sono stati eseguiti l'altra notte dai carabinieri di Venaria guidati dal capitano Marcelli. Dopo oltre due mesi di ricerche sono scattate le manette ai polsi di Michele Vaccaro 21 anni via Leinl 99 Torino che sarebbe il settimo presunto componente dell'organizzatissima banda che tentò l'estorsione alcuni mesi or sono a Giovanni Priarico 49 anni mobiliere di S. Carlo Canavese. Una lunga storia che vale la pena ricordare. Il 9 settembre un ordigno di gelatina distrusse il deposito del mobiliere in via S. Francesco al Campo 93. L'esplosione è ovviamente preceduta e seguita dalle solite telefonate con ingenti richieste di denaro. All'appuntamento fissato dal Priarico per la consegna della somma ci sono anche i carabinieri di Venaria che arrestano prima due persone e dopo alcuni giorni altre tre e vengono spiccati diversi mandati di cattura. Ma la storia non è finita, la moglie del Priarico alla fine di novembre viene sequestrata per un'ora da due malviventi che armi alla mano le impongono di riferire al marito di «non fare più il furbo». In dicembre nell'esecuzione di uno dei mandati di cattura spiccato nei confronti di Antonio Campisi 24 anni via Sesia 40 in un drammatico inseguimento e rissa nelle vie del centro il malvivente muore colpito dal proiettile partito dalla pistola di un sottufficiale. Il secondo arrestato è Giovan- ni Brunero 23 anni via Brunero 29 S. Maurizio, coinvolto nella sparatoria di sabato notte tra carabinieri e tre persone su un'Alfa 2000 di fronte alla stazione ferroviaria di S. Maurizio. Per un controllo un pulmino 850 con tre militari di Ciriè in servizio perlustrativo si era fermato dietro un'Alfa 2000. Alla discesa di due militari dal finestrino posteriore dell'auto era partito un colpo di pistola in loro direzione. La risposta era stata una sventagliata di mitra mentre l'Alfa partiva velocemente in direzione di Caselle dove è stata poi ritrovata. Un'ora dopo l'episodio due persone si erano presentate dai carabinieri denunciando il furto dell'auto. Ma un controllo dei biglietti dal cinema in cui dicevano di essere stati mentre avveniva il furto ha stabilito che la coppia è effettivamente entrata ma dopo la sparatoria. I due. Aldo De Maria 33 anni via Costa 110 S. Francesco e Giorgio Gaudenti 27 anni via Ceretta Inferiore 51. S. Maurizio, sono stati arrestati. Da qui l'identificazione del terzo, il Brunero. che deve scontare quattro mesi per diserzione. Questo probabilmente il motivo della fuga. Tutti e tre sono stati denunciati per tentato omicidio. Michele Vaccaro e Giovanni Brunero arrestati dai carabinieri

Luoghi citati: Ciriè, Oulx, Susa, Torino, Venaria