Patate sulla tavola

Patate sulla tavola Saper spendere Patate sulla tavola Per combattere il carovita sono l'unico genere conveniente, da 200 a 350 il kg Gelo al Sud e siccità al Nord hanno compiuto il disastro: verdura alle stelle, prezzi da capogiro. Scrive Mariuccia: «La Stampa ha pubblicato alcuni articoli sul problema, ma sappiamo tutti che il caroverdura ormai da troppo tempo grava in modo determinante sui nostri portatogli. Eppure avevamo, o almeno molti consumatori avevano, deciso di portare in tavola meno carne e più verdura proprio in un tentativo di risparmio. Ora siamo da capo. Anche facendo molta attenzione negli acquisti, girando tra le bancarelle dei mercati, scegliendo con cura quelle meno costose, si spendono fior di quattrini sia per un chilo di t'inocchi sia per un chilo di cime di rape. Ricordo che l'inverno scorso proprio per le cime di rapa c'è stato un momento in cui ai mercati generali te le tiravano dietro: un'intera cassetta per sole mille lire. Tempi fortunati. Quest'anno non mi è mai capitato». Continua la lettrice: 'Perciò l'appello dei grossisti, pubblicato in un articolo giorni fa: "Mangiate patate", non è sbagliato, anche se di patate nelle nostre case di modesti consumatori, in questo periodo, se ne mangiano già. Forse non è inutile rammentarlo invece a chi — e sono in molti — continua imperterrito a consumare verdure costose limitandosi a uno sterile lamento contro il caro-prezzi. Quindi, ripeto io, consumatrice e madre di famiglia, tramite la rubrica Saper spendere, l'invito: consumatori, mangiamo patate e speriamo che, senza troppo danno per la linea, ne derivi invece un van- taggio per i nostri portatogli. I grossisti dicevano che un'azione massiccia dei consumatori sulle patate avrebbe potuto far abbassare qualche prezzo». A A D'accordo. Anche perché, vai la pena ricordarlo, in anni passati di Ironte al rincaro folle del parmigiano reggiano il calo improvviso e drastico dei consumi, grazie a uno sciopero del parmigiano lanciato dalle consumatrici di Parma, aveva pur dato qualche risultato. Patate in tavola, dunque, tra le 200 e le 350 lire il chilo. Il contenuto di 100 gr di questo tubero è: 77 gr. di acqua, 2 di proteine, 0,10 di grassi, 18,70 di idrati di carbonio; ottimo il valore delle vitamine e dei sali minerali: 0,11 milligrammi di vitamina B1 e 0,04 di B2 oltre a 17 di vitamina C (un terzo del contenuto medio degli agrumi), 11 mg. di calcio, 56 di fosforo e 0,70 di ferro. Cento grammi di prodotto edibile apportano 83 calorie.- Un potere nutritivo modesto, se messo a confronto con altri cibi, addirittura inferiore a quello di pane e pasta, per i quali le patate costituiscono un ottimo sostituto. Il pregio è nella perfetta digeribilità, tanto che negli schemi di razione forniti dall'Istituto alimentare di dietologia di Roma si consigliano 100 gr. al giorno di patate a ragazzi e ragazze tra i sei e i 12 anni; per le giovani tra i 13 e i 20 sempre 100 gr. contro i 200 suggeriti per i ragazzi tra i 13 e i 15 e i 250 per i ragazzi tra i 16 e i 20. Per l'uomo adulto la razione resta 200 gr., per la donna 150. Tutto sta nel mangiarne in quantità giusta e cotte con il metodo giusto, senza eccesso di condimento. Le patate fritte infatti grazie al procedimento di cottura nell'olio cambiano di molto il contenuto (su 100 gr. 5 gr. di proteine, 19 di grassi, 52 di carboidrati) e il valore calorico raggiunge addirittura quota 393. La stessa porzione di purea apporta invece soltanto 215 calorie. Tenendo conto che con la patata in tavola è facile sostituire pasta e pane grazie al notevole senso di sazietà che il tubero dà all'organismo, il gioco è latto e il risparmio sicuro. Tanto più che le patate possono essere non soltanto contorno, ma anche piatto completo, come accade nel caso delle ricette che suggeriamo. Le 'patate al salame* sono una specialità di Lucia: occorrono un chilo di patate piuttosto piccole, un cotechino e 40 gr. di burro. Sbucciare le patate e dispone sul fondo di una casseruola; mettere sopra un cotechino punzecchiato e coprire con acqua. Far cuocere a luoco moderato; giunti a metà cottura togliere dal luoco e sgrassare il liquido, insaporire con fiocchetti di burro e terminare la cottura sulla fiamma. Oppure 'Sformato di patate» alla maniera di Caterina: lavare bene un chilo di patate e farle lessare con la buccia, spellarle e passarle allo schiacciapatate; unire una noce abbondante di burro e amalgamare tre uova intere sbattendo bene Mettere metà del composto in una pirofila imburrata e cosparsa di pan grattato. Coprire con fette di fontina o di groviera e prosciutto cotto a dadini; completare con la metà del composto rimasta e cospargere di parmigiano grattugiato e pan grattato. Cuocere in forno per 40 minuti. Oppure da Bianca delle conserve «patate ripiene»: lavare le patate, asciugarle, cospargerle di sale e pepe e metterle in una teglia a cuocere in forno per Circa un'ora a 180°; tagliare poi una fetta in punta, svuotarle delicatamente: amalgamare questo con una noce di burro, un po' di pancetta a dadi rosolato con parmigiano grattugiato, un po' di panna e prezzemolo tritato, sale e pepe. Riempire le patate con l'aiuto di una siringa; insaporire con qualche dado di fontina disposto sopra e passare in forno qualche minuto. Simonetta

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