Due baristi servivano con il caffè anche eroina e hashish: arrestati

Due baristi servivano con il caffè anche eroina e hashish: arrestati In un locale di via Millio, trasformato in centrale della droga Due baristi servivano con il caffè anche eroina e hashish: arrestati La polizia controlla per mesi l'esercizio di Borgo San Paolo - A settembre chiuso per un mese, poi cambia gestione - 1 genitori dei giovani tossicomani collaborano alle indagini Il bar Special di via Millio 57, a Borgo San Paolo, era diventato, fino al settembre scorso (da allora ha una nuova gestione, anche il nome è cambiato), uno del ritrovi più frequentati da una trentina di giovani provenienti da varie zone della città. Oltre al caffè, all'aperitivo e al digestivo si poteva comprare droga. A spacciare eroina e cocaina erano gli stessi gestori. Da tempo la polizia stava indagando e ieri, su mandato di cattura del giudice istruttore, 1 baristi sono finiti in carcere. L'illecito traffico, che ha rovinato decine di giovani e messo in crisi famiglie anche benestanti, è ora terminato. Gli arrestati sono Paolo Alaimo, 30 anni, originario di Caltanissetta, abitante in via Garibaldi 5 a Volvera e Giacomo Di Pinta 30 anni, torinese, via Salassa 23. La storia, che ha impegnato per molti mesi la sezione narcotici della squadra mobile, ha avuto inizio la scorsa primavera. In quel periodo la polizia aveva avuto notizia che nel bar si comprava hashish con molta facilità. Gli agenti fecero degli accertamenti e in effetti l'Informazione risultò fondata. Furono trovati alcuni pani di hashish, ma nei confronti dei baristi nessun sospetto. «JVon fu preso alcun provvedimento di carattere restrittivo — ricorda il commissario dott. Longo — però quella prima indagine avvalorò la tesi che in quel bar si spacciavano sostanze stupefacenti. Poi, durante l'estate, la prima svolta. Dall'hashish si passò improvvisamente allo smercio dell'eroina. E il via vai di tossicomani che entravano nel bar ed uscivano con una- due dosi diventava sempre più intenso-. La seconda svolta alle indagini fu sensazionale per gli stessi investigatori. Per mesi la polizia stava cercando di capire chi erano gli spacciatori che avevano preso il bar come base per il loro traffico. «Un aiuto in questo senso — ha sottolineato il commissario Longo — ci è venuto, inaspettatamente, dai genitori dei ragazzi drogati: Alcuni dei giovani tossicomani avevano cominciato a bucarsi proprio la scorsa estate. Ha raccontato un professionista al dott. Longo: «Mio figlio si droga, in un mese ho dovuto dargli tre milioni Gli pagavo il vizio per evitare che andasse a rubare. Adesso però la situazione si è fatta insostenibile. Da un po' di tempo il mio ragazzo comincia a far sparire da casa tutto quanto può servigli per pagarsi la dose-. Gioielli, oggetti preziosi e macchine fotografiche hanno spesso sostituito i soldi. I due baristi accettavano tutto. Ed è stata questa roba a tradirli, a metterli faccia al muro. Durante l'ultima perquisizione, infatti, la polizia ha trovato pochissime bustine di eroina. Ma, in un ripostiglio del bar, di cui solo l'Alaimo e 11 Di Pinto si servivano, gli agenti hanno rinvenuto quasi tutti gli oggetti preziosi e il più svariato materiale di scambio sottratto dai giovani tossicomani ai loro genitori e servito per pagare le dosi quotidiane. 'Senza le denunce dei genitori lUIIHSItllllMlilMIMIII — dice il commissario Longo — non saremmo forse riusciti a concludere in modo positivo questa inchiesta». I due baristi (incensurati) sono stati arrestati. Secondo dati raccolti in Questura, il numero degli spacciatori e soprattutto di spacciatoritossicomani (l'ultimo anello della catena, quello di cui si servono i piazzisti dell'eroina) triplica di anno in anno. «£' di pochi giorni fa — raccontano con disappunto gli inquirenti — questa notizia: una giovane tossicomane che riforniva di cocaina le prostitute del centro è stata scarcerata. Il tribunale ha accolto la tesi difensiva secondo la quale la donna, arrestata con un quantitativo di "coca"pura tale da poterne ricavare 400 dosi, l'aveva per uso personale». * Per le ferite riportate in un incidente, avvenuto il 29 dicembre, sull'autostrada Torino-Savona, nei pressi di Carmagnola, Mauro Fenogllo, 18 anni, Genova, via Sturla 62/3, è morto al Centro traumatologico. it Luisa Marchisotti, di 73 anni, via Vanchiglia 12, è stata trovata cadavere sul pavimento del suo soggiorno. La scoperta è stata fatta dal fratello Elio, che era stato appena dimesso dall'ospedale ed era andato a trovarla. * Scontratosi con un autoarticolato, mentre provava una Ritmo sulla strada di Derby (Aosta), Ettore Briccarello, 31 anni, strada dei Blasoni 59, ha riportato gravi traumi al cranio, al torace e agli arti. Dopo le prime cure all'ospedale di Aosta, è stato trasferito alle Molinette. llllt>lltl]lllllllllllIt!lll! i 111111111 ì 111 ! 11111111 Paolo Alaimo e Giacomo Di Pinto arrestati dalla polizia

Luoghi citati: Aosta, Borgo San Paolo, Caltanissetta, Carmagnola, Genova, Savona, Torino, Volvera