Incubo nei sotterranei dell'ospedale

Incubo nei sotterranei dell'ospedale Sporcizia, gatti, scarafaggi: e in mezzo passano gli inservienti con le vivande calde... Incubo nei sotterranei dell'ospedale Dal primo piano delle Molinette (dove i pavimenti sono tirati a lucido) al dedalo degli scantinati, il passaggio è breve, ma la differenza è enorme - Dice un infermiere: «E* di qui che si diffondono buona parte delle infezioni» Nei sotterranei delle Molinette, in un intricato dedalo di corridoi dove è facile perdersi, pseudomonas, staffllococchi. streptococchi ed altri milioni di germi infettivi vivono in pace fra cumuli di biancheria sporca e puzzolente. Nel pressi dei la¬ boratori posti sotto 1 piani della radiologia e del centro tumori, dove sulle porte e sui muri sono stati disegnati trifogli arancione, caratteristici e inequivocabili segnali di pericolo di contaminazione radioattiva, sono abbandonati in un angolo sacchi di plastica bianca contenenti, si legge, «scorie radioattive». Ecco l'altro volto del più grande ospedale torinese che tutti possono vedere, avventurandosi nei sottopiani. Dicono gli infermieri: 'Tutti i rifiuti finiscono qui sotto e Ci rimangono per 24 ore. Il pavimento vede lo spazzolone solo una volta al giorno e anche l muri sono Infetti. Ma la cosa plU grave è che questi passaggi di servizio sono utilizzati anche dagli estranei che se ne servono per raggiungere più velocemente l reparti. Ecco da dove viene lo pseudomonas che ha creato problemi alle camere operatorie del Blalock: Camminando nel corridoi che si sviluppano sotto l'Intero fabbricato dell'ospedale, si capisce che l'igiene è rimasta ai piani superiori. Il desiderio è quello di uscire In fretta e di fare gli scongiuri per tutelare le salute. La puzza è spesso insopportabile e dai sacchi accatastati ovunque spuntano lenzuola verdi, garze e camici sporchi. A detta degli infermieri fino a oggi mal nessuno ha pensato di raccogliere questi sacchi, molti dei quali con la scritta ben visibile «biancherìa infetta*, in un unico e apposito locale. I sotterranei sono da sempre il deposito temporaneo della biancherìa sporca in attesa di essere portata una volta al giorno nelle lavanderìe. I centri di raccolta sono addirittura segnalati con cartelli posti sovente agli angoli del corridoi e vicino alle macchinette automatiche per il caffè. Uno è a meno di venti metri dalla cucina centrale delle Molinette e durante le ore dei pasti si vedono gli inservienti spingere i carrelli porta vivande fra montagne di lenzuola e di telini colorati che denunciano la sofferenza dei pazienti e il lavoro svolto da medici e chirurghi. Dice un operaio della manutenzione che incontriamo vicino alle cucine: 'Quando vengo da queste parti respiro in meno possibile. In questa stagione è più facile lavorare qui sotto, ma d'estate ti sembra di essere vicino ad una discarica pubblica o a una fogna. Nelle crepe dei muri si nascondono topi e scarafaggi, che possono vedere anche le persone che passano per andare al Toc o nei laboratori: Ma la vera sorpresa dei ripostigli sotterranei non è la sporcizia o il materiale radioattivo che il personale dei laboratori assicura essere «innocuo». Nel corridoi ci sono numerosi e ben nutriti gatti che passano la giornata a giocare fra i sacchi della biancherìa. Un inserviente: 'Ogni anno la colonia aumenta e li troviamo ovunque. Nessuno provvede al mantenimento e loro si arrangiano andando a cercare cibo fra i carrelli porta vivande che dopo i pasti vengono incolonnati nel corridoio centrale in attesa di essere lavati e di sinfettati: Di igiene si torna a par). <: quando si raggiunge il primo piano. Fra i pavimenti tirati a lucido e vetri sempre puliti, sembra impossibile che pochi metri sotto venga accumulata tutta la sporcizia dell'ospedale. La pulizia lascia a desiderare solo in certe ore del giorno, quan do è consentita al ricoverati la visita dei familiari. Dalle 12,30 alle 14 e dalle 18,30 alle 19,30 11 regolamento ospedaliero viene completamente ignorato da tutti. Nei reparti si fuma senza sosta e in alcuni casi anche nelle camere di degenza; la carta viene gettata negli angoli o nascosta dietro le porte, sulle scale avviene 11 cambio di biancheria portata da casa. Il chiasso si fa sentire anche fuori dalle corsie perché al capezzale del malato c'è sempre più di una persona anche se il regolamento lo vieta. E dopo un'ora di visite, sotto i termosifoni, negli angoli dei corridoi, cumuli di mozziconi di sigarette, bicchieri di carta e bottiglie di acqua minerale. Vano l'invito alla pulizia e all'ordine e inutile la minaccia di una sanzione da 1000 a 10.000 per chi viene sorpreso con la sigaretta accesa. Emanuele Monta

Persone citate: Blalock