La Montedison riconferma i tagli Forse la mediazione del governo

La Montedison riconferma i tagli Forse la mediazione del governo Lama teme un «nuovo caso Fiat»; partono le lettere? La Montedison riconferma i tagli Forse la mediazione del governo MILANO — Sarà una settimana calda, quella che si apre, per la Montedison. Il gruppo chimico ha riaffermato ieri la sua «strategia di risanamento», che passa «attraverso investimenti nuovi», ma «non può prescindere da tagli di attività irrecuperabili e da alleggerimenti di costi che oggi rendono la produttività nettamente inferiore a quella degli altri gruppi concorrenti». Il sindacato cerca invece di evitare, con una corsa contro il tempo, l'avvio delle procedure di licenziamento (le prime -lettere* dovrebbero partire domani) e per scongiurare un secondo «caso Fiat» ha già avuto abboccamenti con il governo. Per martedì comunque la Fulc ha convocato il coordinamento sindacale del gruppo che dovrà decidere -nuove iniziative di lotta*, che andranno ad aggiungersi alle otto ore di sciopero già proclamate. Entro la fine della settimana, infine, l'intero problema, come ha sollecitato l'altro giorno la federazione Cgil, Cisl e Uil, dovrebbe approdare al tavolo del governo. Sul «coso Montedison. è intervenuto ieri Lama, nel corso di un intervento alla conferenza nazionale della cooperazione, organizzata dal pei, affermando che i licenziamenti annunciati dalla Montedison (8000 mila quest'anno, 1000 nell'82, oltre ai 950 dell'Acna e ai 3000 della Monte!ibre) rappresentano un nuovo •caso Fiat* con riflessi •anche più gravi*, perché investono numerose aziende localizzate su tutto il territorio nazionale. Il segretario della Cgil ha anche denunciato la •mancanza di un piano organico* per l'industria chimica in Italia ed ha aggiunto che l'operazione avviata dalla Montedison con la riduzione della mano d'opera consentirà, a suo giudizio solo «un temporaneo sollievo* al gruppo di Foro Bonaparte. A queste accuse (e a quelle ribadite nei giorni scorsi dalla Fulc, la Federazione dei lavoratori chimici) ha risposto a distanza il gruppo chimico. •Non si vede con quali mezzi la Montedison potrebbe fare propri investimenti — ha rilevato una nota ufficiosa di Foro Bonaparte — fin quando dovesse essere costretta a subire ancora le emorragie che sopporta attualmente*. Sul totale del passivo — ha fatto notare la stessa fonte — i mezzi di terzi incidono per la Montedison per il 68% (contro il 31% degli altri gruppi europei), mentre l'incidenza degli .oneri finanziari sul fatturato, pari al 10,4%, è tripla per la Montedison rispetto ai concorrenti europei e quinta ri spetto ai gruppi americani*. Per uscire da questo tun¬ nel, ricorda la Montedison, il vertice della società ha messo da tempo a punto una strate già, nota .negli orientamenti di massima alle forze politi che e sindacali* che prevede .appropriati investimenti* e una drastica manovra sia sulla struttura finanziaria .cioè presuppone anche cessioni* sia su quella produttiva In pratica, per .risparmiare 180-200 miliardi nel costo del lavoro* la Montedison non vede altra strada che alleggerire il numero degli occupati.

Persone citate: Bonaparte, Lama

Luoghi citati: Italia