D'Urso: Ho fiducia di Sandra Bonsanti
D'Urso: Ho fiducia D'Urso: Ho fiducia (Segue dalla 1* pagina) che deve essere oggetto di accertamenti giudiziari». E' stato informato dai carcerieri del dibattito che si svolgeva fuori? •Solo squarci fugaci. Di quello che accadeva non ho avuto possibilità di avere notizie precise». Cosa fa lo Stato per proteggere i propri giudici? «Quello che è possibile fare». Dove ha trovato la forza per sopravvivere? «Sono credente. La forza l'ho trovata in me stesso; ho cercato di sfruttare tutte le mie risorse. Non dico che non ci s*rà qualche postumo, magari anche di carattere permanente, dal punto di vista medico, spero il meno possibile. E' stata una prova duris- sima, naturalmente, che lascerà tracce». Quali sono stati i momenti di maggiore angoscia? «Io stavo in un'altalena, un'altalena continua fra vita e morte. Non voglio usare termini drammatici». Sua figlia Lorena è apparsa in tv, ci sono state critiche aspre... •Posso solo esprimere gratitudine alla mia famiglia che, nello stato di disperazione in cui si trovava, avrà cercato tutte le possibili vie, tutte le porte e si è introdotta in quelle che mostravano possibilità di apertura. Come mi si presenta la vita? Come a chiunque sia uscito da una gravissima malattia». Ha letto l'interrogatorio pubblicato da L'Espresso? «Non ho letto niente». Qual è l'immagine politica delle Br che desume dalla sua esperienza? •E' stata troppo parziale perché possa prestarsi a una diagnosi di questo tipo». Continuerà a fare quello che faceva prima? •Sono un magistrato». Perché non è stato protetto? «Fruivo dei servizi di sicurezza che erano stati predisposti per tutti gli altri colleghi, cioè di una vettura blindata. Ma non potevo pretendere che anche la mia vita privata fosse oggetto di questa cappa. Il pomeriggio la mia presenza al ministero non era continua». Perché l'hanno rapita? •Sono l'ultima persona a cui dovete fare questa domanda». Con quale animo continuerà a occuparsi dei problemi delle carceri? «Spero col migliore». Quali sono i suoi sentimenti verso lo Stato che lei rappresenta? •Estrema fedeltà, come al momento in cui ho prestato il giuramento all'inizio della mia carriera di magistrato». Lei non è deluso da questo Stato? «No». E' vero che l'ostaggio, una volta libero, resta condizionato nei confronti dei suol carcerieri? •Mi auguro che non resti alcun condizionamento, spero di non averne neppure in questo momento». Ha mai pensato di dire solo il suo nome, la sua carica e niente altro? Di dichiararsi prigioniero politico? «Io non mi potevo dichiarare prigioniero politico...». Sandra Bonsanti
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