Riconosciuta la voce di Senzani? di Giuseppe Zaccaria

Riconosciuta la voce di Senzani? Riconosciuta la voce di Senzani? (Segue dalla l'pagina) le impediva di cogliere brani di conversazione, e di vedere tutti i Br che partecipavano alle riunioni. Nei giorni scorsi, indicandone alcuni al magistrato attraverso le foto segnaletiche, la ragazza aveva citato in pratica tutti i più noti esponenti del «partito armato»: fra i nomi trapelati c'era anche quello dell'immancabile Mario Moretti. Un nome di troppo, visto che in realtà la Petricola non ne ha mai parlato: mancava invece quello del criminologo ricercato dai giorni della sconcertante intervista delle Br all'Espresso. Giovanni Senzani, afferma la brigatista arrestata, aveva un nome di battaglia. Non sembra che l'esperto in carceri abbia partecipato alle riunioni di agosto, quelle riservate ai «capi»: il suo intervento si sarebbe verificato in fasi successive, quando evidentemente la «colonna romana» delle Br discuteva su come applicare le linee di azione decise dalla «direzione strategica». Da quella casa di Tor San Lorenzo, sempre secondo la ragazza, usci alla fine di agosto l'ultima «risoluzione» delle Br, quella dedicata quasi completamente alla situazione delle carceri di massima sicurezza. E' chiaro come, alla luce di queste accuse, la posizione del criminologo (che è già accusato del sequestro D'Urso e del¬ l'assassinio del generale) si sia fatta sempre più grave. L'ultimo elemento, quello che legherebbe definitivamente Senzani non solo alla fase di ideazione e preparazione del sequestro, ma anche alla sua fredda gestione, potrebbe giungere in queste ore: ieri sera il sostituto Domenico Sica si è recato alla città militare della Cecchignola per interrogare nuovamente Giovanni D'Urso. Dal giudice rilasciato giovedi scorso si attendono, a mente più lucida, altri dettagli che si spera possano condurre alla «prigione» (una casa di campagna, a nord di Roma, vicina all'autostrada) nella quale è stato tenuto per 33 giorni. Ma a D'Urso ieri sera è stato chiesto anche un atto formale: il confronto tra la voce di Giovanni Senzani, registrata in una vecchia intervista, e quella, impressa nella mente del giudice, del terrorista che lo interrogava Dalla Digos, prima ancora che l'interrogatorio avesse inizio, è giunta ieri una indiscrezione che avrebbe del clamoroso, se trovasse la pur minima conferma: quella voce, D'Urso, l'avrebbe già riconosciuta l'altra sera, ascoltando al Tg2 la registrazione della vecchia intervista di Senzani. Il criminologo, allora, è senza dubbio la persona che ha condotto gli «interrogatori» di D'Urso? In questura si mostrano molto ottimisti: resta il fatto che simili riconoscimenti, per avere valore, devo¬ no essere compiuti con forme determinate, e che da parte del magistrato la circostanza non è stata confermata in alcun modo. In Procura, anzi, manifestavano ieri qualche dubbio sulla credibilità di un'identificazione Per questi accertamenti occorreranno probabilmente diverse settimane, e un complesso lavoro dei periti. Altri esperti, probabilmente, po tranno compiere analisi di tipo più ampio: Mario Medici, docente di storia della lingua italiana all'Università di Roma, ha compiuto per conto del settimanale Panorama uno studio che, partendo dai messaggi diffusi dalle Br durante il sequestro di Giovanni D'Urso e quello di Aldo Moro, giunge a conclusioni di notevole interesse. I messaggi, afferma Medici, sono stati scritti dalla stessa persona: una persona di circa quarant'an ni, di cultura superiore, con una formazione di tipo sociologico. Se si pensa che D'Urso ha raccontato, fra l'altro, di essere stato «interrogato» da due uomini, che in base alle voci ha definito proprio «sulla quarantina», gli elementi su cui lavorare diventano ancora più concreti. Ieri intanto sono state compiute una ventina di perquisizioni nel litorale del Lazio. Secondo indiscrezioni non confermate, i carabinieri avreb bero scoperto che alcune abitazioni perquisite sono servite alle Br come base d'appoggio. Giuseppe Zaccaria

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