Assemblea Fiat-Auto, premessa per superare la crisi di mercato di Francesco Paolo Mattioli

Assemblea Fiat-Auto, premessa per superare la crisi di mercato Il capitale sociale aumentato da 1200 a 1700 miliardi di lire Assemblea Fiat-Auto, premessa per superare la crisi di mercato Nuovi consiglieri, Simone Fubini e Francesco Paolo Mattioli TORINO — In un clima di maggiore ottimismo si è svolta ieri a Torino l'assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti della Fiat Auto Spa. Nella riunione, presieduta dal presidente della Fiat Auto, Umberto Agnelli, si è proceduto all'aumento del capitale sociale da 1200 a 1700 miliardi di lire, il più elevato di tutte le società italiane. I 500 miliardi necessari all'aumento saranno interamente versati dalla Capogruppo, che potrà utilizzare i fondi di cui disporrà in seguito all'aumento del proprio capitale sociale e al prestito Mediobanca di 250 miliardi di lire, convertibile per 150 miliardi in azioni della società Fidis; questa, come è noto, ha in portafoglio partecipazioni in alcune società del Gruppo Fiat particolarmente fiorenti. L'assemblea della Fiat Auto ha anche proceduto, ad integrazione del consiglio di amministrazione, alla nomina dei due nuovi consiglieri Simone Fubini e Francesco Paolo Mattioli, recentemente nominati direttori centrali della holding Fiat. Dopo le nuove nomine il consiglio d'amministrazione della Fiat Auto risulta cosi composto: Umberto Agnelli presidente; Cesare Romiti vicepresidente ; Vittorio Ghidella amministratore delegato; Giovanni Agnelli, Pasquale Chiomenti, Simone Fubini, Giorgio Manina, Francesco Paolo Mattioli, Ferdinando Palazzo, Marco Pittaluga, Giancarlo Vezzalini consiglieri. Il settore auto della Fiat Spa ha ripreso, sia pure gradualmente, a dare soddisfazioni e la sua produzione nel 1980 ha fatto registrare un andamento soddisfacente, con 2.299.400 unità prodotte nel mondo (comprese le licenziatarie), ossia 1*1,1 per cento in più rispetto al 1979. Si tratta di un dato importante poiché rappresenta il netto superamento della soglia annua dei due milioni di vetture giu¬ dicata indispensabile per la sopravvivenza di una grande industria automobilistica. In Italia la Fiat ha prodotto, sempre l'anno scorso, 1.325.400 automobili e veicoli commerciali contro 1.310.000 usciti dagli stabilimenti della società torinese nel 1979. Anche dal punto di vista commerciale il 1980 si è chiuso per la Fiat Auto in modo soddisfacente con 883.732 unità vendute, raggiungendo una quota di mercato interno del 51,6 per cento, con un aumento dell'1,3 per cento sul 1979 e una quota di mercato europeo (primi dieci mesi) del 12,8 per cento (contro l'I 1,5 per cento del 1979). La situazione è ulteriormente migliorata in dicembre, mese in cui la Fiat è stata la Casa che ha venduto più automobili in Europa, aggiudicandosi poco meno del 15 per cento del mercato globale. Una rondine non fa primavera e, pertanto, il risultato di un solo mese non può essere preso a conferma di una duratura e consolidata tendenza, ma sicuramente permette ai responsabili della società di guardare, come si è detto, con più ottimismo al futuro. I primi dati, ancora provvisori, della Fiat Auto per il 1980 indicano un fatturato di 8540 miliardi di lire, contro 7052 dell'anno prima, quindi con un aumento superiore al 21 per cento. Uno sforzo massiccio sarà compiuto per quanto riguarda gli investimenti: entro il 1985 saranno spesi, infatti, 5400 miliardi di lire, di cui tremila per il rinnovo della gamma dei modelli, 1400 per la ricerca e mille miliardi per la riduzione dei costi di produzione. Nonostante questo soddisfacente andamento la Fiat Auto è ben conscia che il 1981 si presenta per il mercato automobilistico pieno di incognite. E' però convinta di poterlo affrontare con mezzi idonei grazie alle numerose novità che verranno presentate prossimamente (Ritmo super, 127 Diesel, 127 Panorama, Ritmo sport e Abarth, alcune ristilizzazioni, un nuovo furgone commerciale che sarà costruito nel recentissimo stabilimento Fiat-Peugeot in Val di Sangro). Fiat Auto potrà cosi rispondere alle richieste di un mercato che, anche per una concorrenza molto agguerrita, si fa sempre più difficile. II 1980 è stato migliore del '79 e i responsabili di Fiat Auto sperano che il 1981 potrà dare nuove soddisfazioni. Il settore automobilistico, il principale della Fiat Spa, ha una forte incidenza sull'andamento generale del Gruppo: non a caso, anche se non solo per i risultati ieri conosciuti, le azioni Fiat hanno registrato un forte rialzo nella seduta di ieri con aumenti dell'8,3 per cento per il titolo privilegiato, che è salito a 1278 lire, e dell'8,1 per cento per quello ordinario, che ha chiuso a 1958 lire. Renzo Villare

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