Il Papa a Walesa: abbiate sempre coraggio ma anche la stessa prudenza e moderazione di Lamberto Furno

Il Papa a Walesa: abbiate sempre coraggio ma anche la stessa prudenza e moderazione Chiare «direttive» a Solidarietà nel commosso incontro in Vaticano Il Papa a Walesa: abbiate sempre coraggio ma anche la stessa prudenza e moderazione CITTA' DEL VATICANO — Papa Wojtyla ha riservato ieri a Lech Walesa un'udienza cosi solenne da eguagliare quasi il protocollo seguito per i maggiori statisti. In un discorso, di straordinaria misura, gli ha confermato una sorta di luogotenenza operativa nel sindacato «Solidarietà» in Polonia, ribadendo esplicitamente la scelta moderata del primate Wyszynski. L'udienza, della quale erano testimoni giornalisti d'ogni nazionalità, si è svolta in quattro tempi. Quando alle undici Giovanni Paolo li è apparso, sorridente, sulla soglia per abbracciarlo, il ]eader è caduto letteralmente' in ginocchio. Vi è rimasto a lungo, prostrato nel bacio delle mani pontificie, che tentavano di risollevarlo. Nello studio — dove il Papa riceve, appunto, gli statisti — il colloquio con Wojtyla è durato venticinque minuti. Walesa era vestito di grigio con distintivo della «Madonna Nera» all'occhiello. E' eviden te che hanno parlato della situazione polacca e il pontefice avrà impartito direttive. Per due minuti, quindi, il Papa ha ricevuto la moglie di Walesa, Danuta Miroslava, in tailleur blu, e «papà Stanislao»; infi ne, ha salutato uno ad uno i quattordici delegati polacchi. Oli ospiti, emozionati, sono giunti nella Sala del Concistoro, il «cuore» del Vaticano dopo la Cappella Sistina, adibito alle udienze più importanti. Walesa s'è avvicinato a un microfono: -Non siamo e non saremo mai un gruppo politico», ha detto improvvisando in apparenza. «Le questioni politiche non c'interessano. Ci interessano i diritti dell'uomo, della fede, della società. Se questi diritti umani, esistenti da duemila anni, saranno rispettati, l'uomo si sentirà uomo e aiuterà gli altri». 'Queste verità le abbiamo ricevute da Te, Santo Padre — ha aggiunto, rivolgendosi col "tu" al Papa — e dalla Chiesa. Cercheremo di seguire queste tue indicazioni, come sindacato, facendoci guidare dalla giustizia, dalla ponderazione, per noi e i nostri figli. Ci affideremo alla Regina della Polonia, serviremo fedelmente i tuoi consigli, Santo Padre». Il papa lo ascoltava compiaciuto, tenendosi il mento con il pugno sinistro, un po' sbilanciato sul bracciolo del trono. Poi ha risposto, premettendo a braccio: «II signor Walesa è giovane e può parlare senza leggere un testo. Io sono più anziano e devo leggere, ma parlo anch'io col cuore». Applausi dei delegati e di un centinaio di polacchi di Roma, seduti in poltrone su dodici file, davanti ai giornalisti. Leggendo l'equilibrato testo preparato, ha espresso la sua gioia nel ricevere «Solidarietà» e il capo della missione polacca per i contatti con la S. Sede Szablewski; la sua gioia per l'approvazione del sindacato indipendente, gesto che «onoro i rappresentanti del lavoro come pure i rappresentanti statali della Polonia». Poi, un primo punto decisivo: «La creazione di "Solidarietà" indica che non esiste—perché non deve esistere — la contraddizione tra una siffatta iniziativa sociale degli uomini del lavoro e la struttura aei sistema che fa richiamo al lavoro umano come al valore fondamentale della vita sociale e statale». E' la teorizzazione della compatibilità fra sindacato libero e società marxista, per la prima volta compiuta dal Papa. Riaffermato il diritto dei lavoratori, compresi gli agricoltori ad •associarsi liberamente» Wojtyla ha ricordato il primate Wyszynski, definendolo •eccellente conoscitore dei problemi sindacali nel periodo tra le due guerre». Una sottolineatura che dovrebbe dissipare in Polonia ogni polemica contro la «moderazione» del primate che ha il pontefice al proprio fianco. Ed ecco le «indicazioni»: «"Solidarietà" ha doveri di enorme importanza. Essi si collegano con il bisogno di una piena assicurazione della dignità ed efficacia del lavoro umano... Un'autonoma attività riferita alla intera morale sociale (...), ma anche a tanti altri campi della morale. L'attività dei sindacati non ha carattere politico, non deve essere strumento dell'azione di nessuno, di nessun partito politico, per potersi concentrare, in modo esclusivo e pienamente autonomo, sul grande bene sociale del lavoro umano Sono norme chiare, ma il Papa le ha rafforzate chiedendo «sempre lo stesso coraggio, ma anche la stessa prudenza e moderazione». Scandendo ogni parola, ha specificato: «Qui si tratta veramente, e si tratterà di continuo, del problema strettamente interno di tutti i polacchi. Lo sforzo d'autunno non fu rivolto contro nessuno, e neanche è rivolto contro nessuno quell'enorme sforzo che continua a stare davanti a voi. Non è rivolto contro... è rivolto esclusivamente al bene comune». E' una garanzia diretta soprattutto all'Urss, a poche ore dalla visita del maresciallo Kulikov in Polonia come comandante in capo del Patto di Varsavia. Lamberto Furno Città del Vaticano. Lcch Waiesa, leader di «Solidarietà», si inginocchia dii.anzi a Giovanni Paolo II durante l'udienza che il Papa ha concesso ai sindacalisti polacchi (Telefoto)

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Polonia, Roma, Urss