Como: non si sa bene il perché ma il centro storico sprofonda

Como: non si sa bene il perché ma il centro storico sprofonda Una relazione sullo studio del fenomeno di subsidenza Como: non si sa bene il perché ma il centro storico sprofonda Dal 1955 al 1975, si è determinato un abbassamento del terreno che varia dai 20 ai 40 centimetri - Le cause certe non sono state ancora identificate COMO — Ora si sa quanto Como sprofonda. Dopo tanti dati non ufficiali «trapelati», finalmente il Comune ha reso noto la tanto attesa «relazione di sintesi della commissione per lo studio dei fenomeni di subsidenza». Nell'arco degli ultimi decenni si sono verificati a Como abbassamenti cospicui della superficie del suolo. Dal 1955 al 1955 il centro storico è «sprofondato» tra i 20 e i 40 centimetri. In qualche punto vicino al lago, la subsidenza ha tocccato valori vicini al metro. Successivamente, fra il 1975 e il 1979, gli abbassamenti del suolo sono stati di gran lunga inferiori rispetto a quelli del periodo precedente. «Se nel prossimo futuro non si verificheranno azioni perturbanti, il fenomeno — si legge nel documento di sintesi — non potrà che esaurirsi e la sua velocità diventare sempre più piccola». In altre parole, Como, inspiegabilmente, è sprofondata per 20 anni. Poi, per fortuna, questo preoccupante fenomeno s'è attenuato da solo. Abbiamo detto inspiegabilmente ed è vero. Perché lo studio, durato cinque anni, non ha portato all'individuazione delle cause certe della subsidenza. I tecnici però si giustificano: -Per valutare questo fenomeno occorre far riferimento non solo all'entità e alla distribuzionne degli abbassamenti, ma soprattutto al decorso degli stessi nel tempo. Sotto questo punto di vista — dicono — i dati di cui disponiamo non permettono di individuare la reiasione abbassamenti-tempo con sufficiente precisione per consentirne la sicura proiezione verso il futuro». Incalza il sindaco di Como avv. Antonio Spallino: 'L'individuazione delle cause esige un lungo tempo di osservazione, misurabile in decenni. Anche perché, quando si vogliono trasportare nel concreto gli schemi teorici di carattere meccanico, dovunque si riscontri un'accentuata variabilità della struttura e dei caratteri geotermici dei sedimenti sotterranei, là si incon trano difficoltà rilevanti. Questo è il caso di Como. «Da qui il procedere dei la vori della Commissione in direzione e con strumenti diversi: abbassamento della superficie; evoluzione urbanistica; statica delle costruzioni; geomorfologia della valle e dei suoi versanti; caratteri geotecnici del sottosuolo su cui poggia la città; regime delle acque sotterranee; pozzi di emungimento e bilancio idrico... Grazie al lavoro svolto oggi possediamo dati altimetrici confrontabili fra loro, punti di misura funzionali al la osservazione del comporta mento della superficie, celle piezometriche per leggere le pressioni idriche, dati speri mentali circa la natura e le proprietà meccaniche dei sedimenti sui quali poggia l'impianto urbano. In una parola oggi la città conosce di più se stessa». Dicevamo che lo studio sulla subsidenza non ha portato alla individuazione della causa certa di questo fenomeno, Non sono stati né gli incrementi di carico sul terreno (costruzione di nuovi pesanti edifici) né l'emungimento dell'acqua dai pozzi esistenti in città. 'Proprio però perché nulla di riferibile al comportamento dell'uomo possa incidere su tale processo», la Commissione ha comunque suggerito tutta una derie di precauzioni da adottare. Sviluppo edilizio: all'interno della città murata e in aree ad essa adiacenti in prossimità del lago e lungo il suo perimetro la volumetria originaria non dovrà subire alterazioni che determinino incrementi di carico sul sottosuolo significativi per un fenomeno subsidenziale. Approvvigionamentio idrico: l'approvvigionamento di acqua, sia per le funzioni domestiche che per l'industria, dovrà essere integralmente soddisfatto utilizzando fonti esterne alla città. Le aziende in particolare, dovrranno servirsi dell'acqua del lago con un apposito acquedotto. E non più pompare acqua dal sottosuolo come hanno fatto finora. Canalizzazione acque di scarico: gli abbassamenti della superficie del suolo hanno modificato le condizioni idrauliche allo sbocco dei canali che scaricano le acque meteoriche nel lago, riducendo cosi la capacità di scarico dei canali medesimi. Hanno inoltre provocato lesioni nelle strutture stesse dei canali. Si rende quindi necessario verificare le capacità di scarico e le condizioni statiche di questa canalizzazione. Adolfo Caldarini

Persone citate: Adolfo Caldarini, Antonio Spallino

Luoghi citati: Como