Un «no» deciso al ricatto Br

Un «no» deciso al ricatto Br Dalle Istituzioni locali Un «no» deciso al ricatto Br Un documento firmato da Regione, Provincia e Comune - Analogo atteggiamento del Comitato antifascista Sgomento In tutto il Piemonte e Indignazione per il ricatto delle Br. Come hanno preso posizione 1 giornali, cosi hanno fatto ieri le pubbliche Istituzioni. Un documento firmato dal presidente della Regione, Enrietti, dal sindaco Novelli e dal presidente della Provincia di Torino, Maccari. definisce 'infame il ricatto rivolto non solo contro l'ordine repubblicano, ma contro l'elementare diritto alla vita» e a nome delle •Istituzioni locali, parte integrante dello Stato democratico», afferma: «7 ricatti dei terroristi assassini vanno respinti». Il documento prosegue: «Con le Br non ci possono essere trattative. Le Istituzioni locali piemontesi che sono state in tutti questi anni il punto di riferimento nella grande mobilitazione ideale e morale contro il terrorismo e che, per questa via, hanno dato il loro autonomo contributo alla sconfitta politica dell'eversione in Piemonte creando le condizioni degli essenziali risultati pratici conseguiti dalle forze dell'ordine e dalla magistratura, riaffermano la loro determinazione di operare con tutti i mezzi della democrazia c con coerente tenacia per la sconfitta definitiva del terrorismo». Conclude: »La posta in gioco è grande: la salvaguardia della vita di tutti e di tutte le libertà democratiche. Per questo, le autonomie locali del Piemonte richiedono a tutte le forze democratiche di rinnovare l'unità oggi necessaria per far fronte a questa tragica sfida». Enrietti, Novelli e Maccari hanno discusso e assunto questa posizione nel tardo pomeriggio di ieri: prima si erano incontrati, nella sede della Regione, con il prefetto Emanuele De Francesco, compiendo un ampio esame panoramico della situazione dell'ordine pubblico in Torino e in Piemonte. La posizione di intransigenza assunta dai tre rappresentanti delle principali Istituzioni locali è stata presentata successivamente al Comitato per l'affermazione dei valori della Resistenza e della Costituzione, convocato dal presidente Benzi. Anche questo Comitato si è pronunciato per l'assoluta fermezza nei confronti delle richieste Br. Altre iniziative saranno assunte nel prossimi giorni coinvolgendo le scuole e le fabbriche. Intanto il Consiglio di fabbrica della Pirelli pneumatici si è già pronunciato: «Net comprendere che in questo momento è in gioco la vita di un uomo e nel riaffermare che lo Stato e gli Organi preposti debbono fare quanto è in loro potere e nei II miti della legge per liberare il giudice D'Urso, esprime e nello stesso tempo invita tutti gli organi di stampa democratici a non pubblicare scritti o proclami da parte di chi, in questo momento, ricatta questo Stato democratico». Segue un invito a tutti i lavoratori «a condannare, come tra l'altro hanno sempre fatto pagando anche in prima persona (Guido Rossa) qualsiasi atto terroristico e di eversione alle istituzioni democratiche».

Persone citate: Benzi, D'urso, Emanuele De Francesco, Enrietti, Guido Rossa, Maccari, Novelli

Luoghi citati: Piemonte, Torino