Ridurre lo sperpero delle risorse per aumentare i posti di lavoro
Ridurre lo sperpero delle risorse per aumentare i posti di lavoro La Malfa spiega gli obiettivi del «Piano a medio termine» Ridurre lo sperpero delle risorse per aumentare i posti di lavoro ROMA — Lotta all'inflazio ne, aumento dell'occupazione, allargamento della base produttiva nel Mezzogiorno: sono questi i principali obiettivi del •piano a medio termine', approvato dal Cipe lo scorso 30 dicembre e inviato il giorno dopo al presidente del Consiglio dei ministri. Che cos'è e quali siano gli intenti di questo -piano' è spiegato dal ministero del Bilancio Per raggiungere questi obiettivi, secondo il ministero, occorre ottenere alcuni risultati: ridurre la dipendenza dall'estero per le fonti d'energia, per ì prodotti alimentari, per i prodotti legnosi e, quindi, allo stesso tempo, aumentare le esportazioni; ridurre lo sperpero di risorse nei punti di crisi (concentrati nella siderurgia, chimica e cantieristica navale) e avviare processi di ristrutturazione e di riconversione; elevare la produttività media del sistema, attraverso il miglioramento di alcune prestazioni civili essenziali (casa, sanità, trasporti) .e di attività in alcuni settori (agro-industria, componentistica elettronica, telecomunicazioni). Il piano a medio termine consta di un insieme di piani settoriali e di politiche di bilancio e di fattori di produzione. Inoltre, prevede esplicitamente una -pratica di programmazione' che consente di valutare preventivamente l'utilità dei piani di investimenti pubblici e di individuare per tempo gli scostamenti tra gli andamenti di breve periodo dell'economia interna e internazionale e quelli deside¬ rati nel più lungo termine. Il piano — precisa la nota del ministero del Bilancio — non avanza previsioni né prevede impegni quantitativi sulle variabili macroeconomiche, il cui realizzarsi è esposto alle mutevolezze del ciclo internazionale e dei comportamenti degli operatori interni fuori dal controllo dell'autorità di politica economica. Ma il piano — aggiunge la nota — tuttavia prevede di rispettare al¬ cuni itinerari di spesa e ritmi nelle grandezze monetarie, valutati necessari per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo dell'occupazione e del Mezzogiorno. Questi •itinerari' riguardano: le entrate complessive del settore pubblico allargato verranno stabilizzate rispetto al prodotto interno lordo (Pili; il disavanzo per spese correnti del settore pubblico allargato discenderà in rap¬ porto al Pil e in proporzione si accresceranno le spese in conto capitale; il fabbisogno del settore pubblico allargato soddisfatto sul mercato interno si stabilizzerà sui valori correnti; la creazione monetaria interna verrà decelerata; i piani che, superato il vaglio di utilità e di economicità non trovassero spazio finanziario all' interno, saranno oggetto di finanziamento internazionale.
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