Devastata da neofascisti la casa editrice Bertani
Devastata da neofascisti la casa editrice Bertani Devastata da neofascisti la casa editrice Bertani VERONA — L'anniversario dell'attentato di via Accalarenzia a Roma dev'essere stato considerato dai giovani dell'estrema destra veronese l'occasione per dare una lezione ai «rossi», per diffondere con lo spray centinaia di farneticanti messaggi di chiara matrice fascista. A farne le spese, oltre ai muri del centro storico, è stata la casa editrice Bertani. Il punto di vendita di via Pietro S. Eufemia è stato assalito l'altra sera dai giovani con il volto coperto da passamontagna. Due indossavano tute mimetiche. Hanno lanciato un ordigno fumogeno e poi hanno aggredito due clienti e il collaboratore Giuseppe Nasuti, trentenne, padovano, laureato in psicologia. I primi due sono stati schiaffeggiati, mentre il Nasuti, che cercava di fuggire, è stato picchiato p. sangue e colpito alla testa e al corpo con gli stivaletti dagli assalitori. Ora è ricoverato al reparto neuchirurgia del prof. Dalle Ore, con prognosi di 12 giorni, in attesa però dell'esito degli esami radiografici al torace. Tutti i libri del deposito, circa duemila, sono stati gettati a terra, come consuetudine negli assalti contro i magazzini di Bertani. «£' l'ennesimo episodio di violenza nei confronti miei — dice l'editore — e della mia casa editrice che, nonostante i debiti, continua a fare politica culturale. Ormai sono quindici gli episodi: dal 73 ad oggi. Il terrorismo e la violenza contro i miei magazzini e i miei mezzi di trasporto sono fatto ormai usuale. Ero stato minacciato un mese fa. ma non avevo denunciato l'episodio. Sono spaventato e chiedo protezione, perché non posso ulteriormente subire, e d'altra parte intendo continuare la mia attività- La storia della casa editrice e del suo fondatore (legato a Gian Giacomo Feltrinelli, nonché a Dario Fo e Franca Rame) è sempre stata travagliata. 250 volumi pubblicati, ma anche vistose crisi finanziarie ('Sono sempre pieno di debiti» sottolinea Bertani) al punto di indurre l'editore a un tentato suicidio. Questo due anni fa. Una sottoscrizione permise la ripresa dell'attività e l'uscita di un volume con 20.000 copie vendute sui fatti di Bologna. Ma durante i fatti di Bologna, Bertani fu anche trovato in possesso di una pistola scacciacani ed arrestato. TI processo è fissato per VII marzo. Sull'episodio dell'altra sera sta indagando la Digos. f. r. Verona: la quindicesima volta dal '73
Persone citate: Bertani, Dario Fo, Franca Rame, Gian Giacomo Feltrinelli, Giuseppe Nasuti
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