Una sola Camera, meno ministri e leggi proposti dal pci per snellire il governo

Una sola Camera, meno ministri e leggi proposti dal pci per snellire il governo Il seminario sul Parlamento e l'esecutivo nella crisi italiana Una sola Camera, meno ministri e leggi proposti dal pci per snellire il governo I jprovvedimenti di minore importanza dovrebbero essere approvati dalle Regioni - Ingrao: «Oggi non è in gioco la sorte della maggioranza o dello Stato, ma della stessa democrazia» ROMA — -Si è giunti a una situazione grave per la Repubblica» ha esordito ieri Pietro Ingrao, ex presidente della Camera, aprendo i lavori del seminario del pei su «Parlamento, governo nella crisi italiana». I gruppi parlamentari comunisti avevano preparato da tempo questo seminario, non immaginando probabilmente che sarebbe caduto in un momento che tanto drammaticamente sottolinea la crisi delle istituzioni repubblicane. Cosi Pietro Ingrao, prima ancora di illustrare le proposte concrete del pei perchè il Governo diventi più forte e il Parlamento più efficiente, ha voluto fare una premessa con tono grave ed allarmato. 'Oggi non è in pericolo solo la sorte di governi e maggiorame, e nemmeno di questo Stato in senso stretto — ha detto — bensì molto di più. E' sotto minaccia un insieme di convinzioni sul valore della democrazia, sulla possibilità di vivere, di svilupparsi, di governare poggiando sulla volontà del popolo, sulla libera espressione di questa volontà, sulla certezza del diritto'. I terroristi vogliono dimostrare che -la democrazia è marcia e non serve». Ed ora, 'dopo anni di dura lotta, in questi giorni brecce si sono aperte — ha rilevato Ingrao —. Canali per una oscura contrattazione sono stati avviati. C'è in queste ore un silenzio della guida politica del Paese che agghiaccia». Il pei. ha spiegato Ingrao. affronta questa emergenza non arroccandosi nella protesta e nella denuncia, ma presenta proposte per tentare di realizzare un governo più forte che possa realizzare cambiamenti sostanziali e 'Chiede e propone garanzie non per protestare, ma per decidere». In sintesi, il complesso di proposte del pei mira a ridurre le 'degenerazioni partitocratiche» e a far lavorare a pieno il Parlamento e il governo. Le singole proposte sono state illustrate dall'on. Ugo Spagnoli, vicepresidente del gruppo del pei, e dall'on. Luigi Berlinguer. Governo: i ministri debbono essere ridotti da 26 a 13-15. Il presidente del Consiglio deve avere maggiori poteri e non essere solo un coordinatore dei ministri. Tra l'altro, deve effettivamente poter scegliere i ministri senza i vincoli che gli impongono i partiti. Parlamento: secondo il prof. Berlinguer 'il bicameralismo nella forma italiana è inaccettabile». Si può pensare ad una sola Camera, o quanto meno ad una divisione di ruoli tra Senato e Camera. Tra pochi mesi il pei presenterà una proposta in merito. Leggi: basta con le «leggine» che fanno perdere tempo per problemi insignificanti. Il Parlamento faccia le leggi di riforma e il resto vada alle regioni. Decreti: Spagnoli propone un «giudizio di conformità costituzionale da parte di ciascuna Camera» a maggioranza assoluta su ogni decreto. Discussioni: debbono essere più spedite. Con mezz'ora nella discussione generale e quindici minuti per le singole norme di legge, si può dire tutto. Voto segreto: va conservato perché consente ai parlamentari di esprimersi secondo coscienza. Fiducia: va posta su ciascun articolo dei decreti — nel caso il governo intenda farlo — e non più sull'articolo unico di conversione in legge. Interrogazioni: attualmente passano mesi prima che il governo risponda. Spagnoli propone che una seduta alla settimana sia dedicata ad un botta e risposta» immediato tra deputati e presidente del Consiglio. Programma della Camera: oggi viene fissato dalla conferenza dei capi dei gruppi. Spagnoli propone che il presidente della Camera presenti lui uno schema di programma sul quale potranno esprimersi i gruppi, e che venga infine votato dall'assemblea. Il seminario, che si svolge nell'«Auletta» dei gruppi parlamentari di Montecitorio, si conclude oggi. a.rap.

Persone citate: Berlinguer, Ingrao, Luigi Berlinguer, Pietro Ingrao, Ugo Spagnoli

Luoghi citati: Roma