Sfidano la scienza le ultime scoperte su Venere e Urano

Sfidano la scienza le ultime scoperte su Venere e Urano Secondo gli scienziati russi Sfidano la scienza le ultime scoperte su Venere e Urano DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Le nuvole di Venere sono composte soprattutto di cloro e di cloruri, e non di sostanze solforose come si era finora ritenuto; un misterioso pulviscolo opaco occupa gli strati superiori dell'atmosfera di Urano. Le due scoperte degli scienziati sovietici annunciate quasi contemporaneamente dalla Tass, aprono nuovi orizzonti nello studio dei due pianeti: come le scoperte del «Voyager-2» americano su Saturno, infatti, smentiscono clamorosamente precedenti teorie. L'esame delle nuvole di Venere è stato fatto dalla sonda sovietica «Venera-12», che le ha attraversate nel 1978; ma solo ora gli scienziati dell'Istituto di geochimica e chimica analitica dell'Accademia delle Scienze hanno concluso i controlli e i test supplementari che hanno consentito loro di confermare i dati trasmessi dal minilaboratorio spaziale. Le nuvole di' Venere, a una quota fra i 50 e i 70 chilometri dalla superfìcie del pianeta, erano state attentamente esaminate in passato con i mezzi forniti dalla radioastronomia, i quali avevano ripetutamente confermato la presenza di abbondanti quantità di zolfo. Poi è venuta «Venera-12», ultima di una serie di sonde con le quali l'Unione Sovietica ha sistematicamente esplorato quel pianeta. Passando nell'atmosfera irrespirabile di Venere, i filtri della sonda hanno raccolto campioni di pulviscolo a varie altitudini. Un esame chimico roentgenometrico è stato esplicito: il cloro e i suoi derivati sono il maggiore componente — per peso — delle nuvole. Ce ne sono parecchi milligrammi per metro cubo. I controlli scientifici effettuati dai laboratori sovietici hanno confermato l'attendibilità di quell'esame, ma a tutt'oggi non sono riusciti a spiegarne l'esito in base alle leggi chimiche che noi «mortali» conosciamo. I risultati forniti da «Venera-12». infatti, propongono nuove teorie sullo sviluppo dell'atmosfera di Venere, e sollevano nuovi interrogativi sugli elementi che costituiscono la materia del pianeta e ne determinano le caratteristiche meteorologiche. Per quanto riguarda Urano, il misterioso pulviscolo nella sua atmosfera, a un'altitudine fra gli 80 e i 100 chilometri, è stato rilevato dagli osservatori dei monti Tien Shan (Kazakistan) e del Caucaso (Azerbaigian). In precedenza gli scienziati del Kazakistan avevano rilevato analoghi strati di pulviscolo nell'alta atmosfera di Giove e di Saturno. Essi ritengono che proprio per la presenza di questa sostanza le regioni polari dei grandi pianeti del nostro sistema appaiono scure, anche quando sono osservate con apparecchi a raggi ultravioletti. f.gal.

Persone citate: Saturno

Luoghi citati: Azerbaigian, Kazakistan, Mosca, Unione Sovietica