Primo sabato libero di Bernardo Valli

Primo sabato libero Primo sabato libero (Segue dalla 1 * pagina) cominciare, è ricorso a qualche compromesso a livello aziendale, per spezzare l'unità uella protesta. Un ruolo, questo del pc polacco, che il mio importante interlocutore, nel Palazzo del comitato centrale, ha definito con franchezza 'Sgradevole» per un partito che si definisce operaio. In alcune fabbriche, ad esempio nei Cantieri Navali Lenin di Danzica. e alla Fiat Polski di Varsavia, i dirigenti hanno rinviato all'ultimo minuto la prova di forza con un espediente molto abile. Per vederne il meccanismo bisogna fare un passo indietro. La vertenza sui «sabati liberi» è scaturita dalla decisione del governo di non rispettare subito gli accordi sulla settimana corta, sottoscritti ai primi di settembre nell'Alta Slesia e poi estesi a tutto il Paese. I dirigenti di Varsavia hanno giustificato il loro disimpegno (la loro «mancanza di parola». dicono i sindacati) dicendo che la perdita di un giorno di lavoro la settimana ridurrebbe del 12 per cento la produzione. Soltanto quando la situazione economica sarà migliorata, sarà possibile applicare sino in fondo i documenti di settembre, e adottare la settimana corta. Nell'attesa il governo ha proposto due settimane corte al mese. Gennaio avrebbe comunque costituito un'eccezione con tre sabati senza lavoro, già fissati. La giornata di ieri non era compresa in questo numero, ma alla Fiat Polski e ai Cantieri Navali Lenin si è deciso di spostare il sabato, libero del 31 gennaio a ieri, rinviando cosi la prova di forza ed evitando che nei confronti degli operai non presentatisi in fabbrica vengano fatte le trattenute sul salario previste dal contratto, in caso di assenza ingiustificata. Trattenute che nel futuro accenderanno nuovi conflitti. Secondo le fonti ufficiali un milione e ÌOO mila operai hanno accettato questo compromesso a livello aziendale. Il sindacato Solidarietà non si è opposto a quelle trattative, al contrario le avrebbe favorite. E ora il governo mette in rilievo questa disponibilità al negoziato. Sono i primi passi di un regime dell'Europa Orientale destinato a vivere in un clima di conflittualità sociale e permanente come molti Paesi dell'Occidente a economia di mercato. Ma un partito comunista burocratizzato dal lungo esercizio del potere è in grado di sopportare questo clima? Il pc cerca già adesso di «ridurre alla ragione» il sindacato, di costringerlo a collaborare. Il prevalere della corrente conservatrice ha condotto all'irrigidimento del governo, che ha trasformato una questione sindacale non essenziale, come quella dei sabati liberi, in un confronto politico, senza prima avviare un negoziato serio con Solidarietà. Bernardo Valli

Persone citate: Lenin

Luoghi citati: Alta Slesia, Danzica, Europa Orientale, Varsavia