Massaggi troppo speciali nell'istituto di estetica

Massaggi troppo speciali nell'istituto di estetica Sfilata di belle ragazze davanti ai giudici Massaggi troppo speciali nell'istituto di estetica La titolare condannata a due anni e mezzo per sfruttamento, favoreggiamento e induzione alla prostituzione - Assolto il nipote Un semplice massaggio per 10 mila lire, la sauna con bagno per 30 mila; per 50 mila il massaggio con erbe tonificanti c quello «alfagenico», vale a dire curativo; musica a cassetta, con voce del medico che spiega come stare rilassati e le mani della giovane massaggiatrice che fanno il resto. Per i clienti più volonterosi (e danarosi) la «sorpresimi- finale: il massaggio «speciale». Insomma, fuori di metafora, un rapporto intimo. Il tutto avveniva fino al pomeriggio del 3 maggio scorso all'istituto di estetica di via Cernaia 40 e nella succursale di via Accademia Albertina. Quel pomeriggio, i carabinieri fecero irruzione nei troppo ospitali istituti, interrompendo la carriera della titolare, Marianna Di Rosa, una intraprendente palermitana, 40 anni, di gentile aspetto e dal caratte molto fermo. Per una semplice «dimenticanza» puniva le ragazze con multe salate. Se poi non accontentavano il cliente, rischiavano il posto. La sua filosofia commerciale, che istillava giorno dopo giorno alle giovani apprendiste, è compendiata nel motto: «// cliente ha sempre ragione-. Anche quando chiede qualcosa che va al di là del massaggio. La storia è finita ieri davanti ai giudici della seconda sezione penale: pres. Capirossi, giudici a latere Fassone e Tribisonna, pubblico ministero Natarbartolo, avvocati Del Fiume e Giordano difensori per Marianna Di Rosa e il nipote Giovanni, 26 anni)' di professione ferroviere, studente in legge, e a tempo perso «aggiustatutto» nei due istituti (le ragazze sono state concordi nell'affermare: «Per noi Giovanni era come un fratello-). La posizione di una terza imputata, Luciana Santangelo (difesa da Oliviero Dal Fiume) è stata stralciata dal processo perché ha successivamente ritrattato le accuse contro i carabinieri .per aver estorto con minacce' quello che realmente accadeva nei due istituti. Le deposizioni delle massaggiatrici-estetiste, tutte piuttosto carine e giovani (quattro di età inferiore ai 21 anni), non hanno lasciato molto spazio e dubbi. Liliana, palermitana, 20 anni: «Se il cliente voleva qualcosa di speciale ci mettevamo d'accordo. Però dovevamo giustificare il tempo che occupava la prestazione e alla cassa il cliente pagava un massaggio supplementare». Santina, torinese, 19 anni, «Lo prima volta che un cliente mi chiese una cosa del genere rimasi sconvolta. La signora mi sgridò e ripresi il lavoro, ma certe cose le rifiutavo ed ero meno richiesta: dicevano che ero scorbutica-. Welde, etiope, 28 anni, da 5 a Torino: 'Lavoravo per la signora da circa un anno. Le colleghe mi dicevano di accontentare il cliente, altrimenti avrei perso il posto». La proprietaria dei due istituti è stata condannata a due anni e sei mesi di reclusione per sfruttamento, favoreggiamento e induzione della prostituzione. Il nipote Giovanni assolto per insufficienza di prove dal favoreggiamento e con formula ampia dalle altre accuse. Tornerà a fare il ferroviere a tempo pieno e ha promesso di riprendere gli studi di legge con profitto. c. cer. Ricordo di Oberto — Ricorre il primo anniversario della morte dell'aw. Gianni Oberto, ex presidente della Provincia di Torino ed ex presidente della Regione Piemonte. Una Messa sarà celebrata mercoledì 13 alle 18 nella chiesa di San Lorenzo, piazza Castello. Lucia Santangelo, Giovanni Di Rosa e Liliana Scardina

Luoghi citati: Piemonte, Torino